Il Comitato di Basilea ha pubblicato i risultati dell’attività di monitoraggio del settore bancario mondiale alla luce degli accordi di Basilea III. L’esame, basato su un campione di 230 banche, 101 appartenenti al Gruppo 1 e 129 al Gruppo 2, ha avuto ad oggetto i dati al 30 giugno 2015. Il monitoraggio è stato condotto ipotizzando che la versione finale degli accordi sia pienamente in vigore: non sono stati, quindi, tenuti in considerazione gli accordi transitori previsti dalla normativa stessa.
I risultati mostrano che tutte le banche di grandi dimensioni rispettano i requisiti patrimoniali posti dalla nuova disciplina sia in termini di CET1 minimo che di livello target del 7% (considerando anche eventuali i requisiti patrimoniali addizionali previsti per le banche di rilevanza sistemica globale).
Per quanto riguarda gli indicatori di liquidità, sebbene le medie ponderate per entrambi i Gruppi mostrino un lieve calo rispetto al semestre precedente, l’84% delle banche ha riportato un LCR (Liquidity Coverage Ratio) pari o superiore al 100% (requisito in vigore dal 2019) mentre tutte le banche partecipanti hanno un LCR almeno pari al 60% (requisito in vigore alla data di riferimento dell’esame). La media ponderata dell’NSFR (Net Stable Funding Ratio) è pari al 111,9% per le banche del Gruppo 1 e al 114,0% per quelle del Gruppo 2.