In data 10 marzo, il Parlamento Europeo ha adottato la prima risoluzione annuale riguardante la Banking Union (BU) con 351 voti favorevoli, 112 contrari e 30 astensioni. Contestualmente è stato approvato il Report sullo stato della BU nel 2015.
Sebbene l’istituzione del Single Supervisory Mechanism sia considerata un successo, il Report identifica diversi problemi e significativi margini di miglioramento per giungere al completamento della BU. In particolare si evidenzia la necessità di un coordinamento efficace tra politiche micro e macro-prudenziali e della stabilizzazione del quadro normativo e di vigilanza.
Il Parlamento Europeo chiama in causa la Commissione Europea e le Autorità di Vigilanza Europee affinché conducano analisi approfondite sugli effetti prodotti dai nuovi requisiti patrimoniali sulla concessione di credito da parte delle banche, con particolare rilievo al caso delle piccole e medie imprese.
Come segnalato nel Report, i membri del Parlamento hanno accolto favorevolmente il pacchetto di misure legislative della Commissione Europea volto ad istituire uno schema di protezione dei depositi a livello Europeo (European Deposit Insurance Scheme o EDIS). Il documento, inoltre, evidenzia come l’applicazione dello strumento del bail-in possa comportare una riduzione sistematica del rischio di moral hazard. Allo stesso tempo, però, si invita il Single Resolution Board a controllare attentamente affinché l’applicazione della nuova discplina avvenga in modo graduale e imparziale così da garantire la stabilità finanziaria e mantenere la fiducia nel sistema bancario.