Pubblicato il Report annuale della BCE sulle attività di vigilanza

Mar 31 2017

La Banca Centrale Europea (BCE) ha presentato il Rapporto sulle attività di vigilanza per l’anno 2016. Di seguito alcune delle dinamiche principali evidenziate nel documento:

  • Nel 2016 le banche dell’area dell’euro hanno conseguito profitti stabili, seppur modesti. Al contempo, le sfide e i rischi che sono chiamate ad affrontare sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto al 2015;
  • Il rischio principale riguarda la sostenibilità dei modelli di business e la redditività delle banche; altri rischi di rilievo derivano dall’elevato livello dei prestiti deteriorati e dalle incertezze geopolitiche, come l’impatto di medio e lungo periodo della Brexit. La vigilanza bancaria europea ha fissato le proprie priorità di conseguenza;
  • La vigilanza bancaria europea ha continuato a perfezionare il suo strumento principale, ossia il processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP). Ne è conseguito un maggiore allineamento tra i requisiti patrimoniali e i profili di rischio delle singole banche;
  • Nel 2016 la vigilanza bancaria europea ha compiuto progressi nell’affrontare la questione dei crediti deteriorati; al riguardo, lo scorso settembre, è stata posta in consultazione una bozza di linee guida. Le raccomandazioni e le migliori prassi individuate dalla guida aiuteranno le banche a ridurre in maniera efficace i crediti deteriorati.

Sul tema della vigilanza bancaria, il Presidente della BCE Mario Draghi ha affermato: “L’istituzione della vigilanza bancaria europea nel novembre 2014 ha rappresentato un passaggio decisivo, gettando le fondamenta per un settore bancario più stabile e un’Europa più integrate. La vigilanza bancaria europea ha svolto un ruolo cruciale nel salvaguardare la capacità di tenuta del settore. Grazie all’introduzione di una supervisione rigorosa e al tempo stesso equa, condotta secondo elevati standard in tutta l’area dell’euro, la vigilanza bancaria europea ha instillato fiducia nella qualità della propria azione e, di conseguenza, nella stabilità delle banche.”

Report 2016 della BCE sulle attività di vigilanza

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