Rapporto ESG società quotate: Governance

Lug 22 2022
Rapporto ESG società quotate: Governance</i>a cura di F.Ambrosini, E. Barucci, F. Grassetti, D. Stocco</small></small>

L’analisi sui profili ESG delle società quotate italiane si conclude con l’analisi della Governance. Di seguito si riportano i KPI utilizzati per l’analisi del settore Governance:

►        Quota partecipazione minoranza: Quota di partecipazione richiesta per la presentazione delle liste dei candidati per l’elezione degli organi di amministrazione e controllo;

►        N CdA: Numero di riunioni del CdA;

►        N CS: Numero di riunioni del Collegio Sindacale;

►        Durata consiglio: Durata media del CdA [in ore];

►        N Amministratori: Numero di componenti del CdA;

►        N Amm Indipendenti: Numero di amministratori indipendenti;

►        N Riunioni Indipendenti: Numero di riunioni di amministratori indipendenti;

►        VEG: Valore economico direttamente generato [in milioni di €];

►        VED: Valore economico distribuito [in milioni di €];

►        % Anticorruzione: Percentuale di CdA che ha seguito corsi di anticorruzione;

►        N corruzione: Numero di casi legali pubblici legati a corruzione contro la società o i suoi dipendenti;

►        N Anti-trust: Numero di casi legali a comportamenti anti-competitivi o anti-trust;

►        Tax: Tasse societarie pagate in contanti;

Analisi

In primo luogo, come per gli altri Pillar, occorre evidenziare che non tutte le società presentano i dati per tutti gli indicatori. Solamente il 76,56% dei dati è disponibile. Gli indicatori con una presenza inferiore al 50% sono:

►        % Anticorruzione  (17,58%);

►        N Anti-trust  (32,43%)

►        Tax  (37,39%).

Nella tabella che segue vengono riassunti i risultati delle analisi svolte sul dataset completo.

L’indice riguardante la quota minoranza presenta valori che variano da 0,5% a 4,5% con una media del 2,39% senza nessun outlier. Il numero medio di riunioni del Consiglio Di Amministrazione è 12, la mediana è di poco inferiore alla media. Sono presenti numerosi outliers che rappresentano società che organizzano riunioni più frequentemente. Questi valori estremi appartengono perlopiù al settore Financials (Banca Monte dei Paschi ha riunito il proprio cda 33 volte).

La variabile che rappresenta il numero di riunioni del Collegio Sindacale ha una distribuzione concentrata su valori compresi tra 0 e 18 (Q1 = 9, Q3 = 18). Anche se la media è inferiore a 20 (media = 14,89), sono presenti valori anomali ben superiori al doppio del valore assunto dalla media stessa: il massimo corrisponde a 104. Anche in questo caso, si nota che gli outliers si riferiscono, nella maggior parte dei casi, ad imprese del settore Financials.

La Durata del Consiglio (durata media del CdA in ore) assume, nel 75% delle società, un valore inferiore a 3 ore; anche in questo caso, esistono outliers alti che portano la media a posizionarsi di poco al di sopra della mediana. I valori estremi corrispondono perlopiù al settore finanziario.

La variabile che descrive il Numero di Amministratori ha una distribuzione caratterizzata da una mediana piuttosto bassa (mediana = 9), collocata in prossimità del primo quartile (Q1 = 8). È presente un valore estremo pari a 19. Questo dato è relativo alle società Intesa SanPaolo Spa e Unipol Gruppo Finanziario Spa.

La variabile che descrive il Numero di Amministratori Indipendenti ha un valore medio (media = 4,82) superiore alla mediana, ancora una volta sollevato dalla presenza di outliers, la maggior parte appartenenti al settore finanziario. Le osservazioni di questo settore assumono valori in media più elevati.

Per quanto riguarda il numero di riunioni di soli amministratori indipendenti si osserva che la media = 1,02 è maggiore del terzo quartile Q3 = 1. Questo è dovuto dalla presenza di outliers elevati che spostano la media verso un valore più elevato.

Il dato relativo all’anticorruzione presenta valori di minimo e massimo sono rispettivamente 0% e 100% con una alta concentrazione di valori collocati verso il basso. Per quanto riguarda il Numero dei Casi di Corruzione, il valore riportato dalla maggior parte delle aziende è pari a 0. Esiste, però, un caso anomalo rilevante che porta la variabile ad assumere il valore di 159: si tratta di CNH Industrials.

Come nel caso precedente, l’indicatore Tax è totalmente concentrato su valori bassi, presentando però dei valori estremi: ENEL 16099,9 milioni di Euro ed Elica  4154,846 milioni di Euro che si discostano in modo significativo dalla media di 315,11 milioni di Euro.

Pillar Governance ed indice MIB ESG

La percentuale di informazioni fornite all’interno delle DNF aumenta quando si considerano solamente le società appartenenti all’indice. Questo sta ad indicare una maggior attenzione nel pubblicare i risultati ESG per le società che compongono il MIB ESG. Da notare, in particolare, come le percentuali di osservazioni per % Anticorruzione, N Corruzione e N Anti-trust, nonostante siano su valori bassi rispetto agli altri indici, sono quasi raddoppiati. Nella tabella che segue vengono riportati i valori raccolti dal campione di società che compongono l’indice. Si può notare che i valori medi di alcuni indicatori delle società all’interno dell’indice sono molto diversi dai valori medi che considerano tutto il dataset. In particolare, la Quota minoranza % media delle società dell’indice assume un valore inferiore alla metà del dataset, il numero medio di casi di corruzione aumenta di circa 4 volte ed i valori VED e VEG raddoppiano. Inoltre, si osserva che gli indicatori:

►        Quota minoranza

►        % N amministratori

►        N riunioni indipendenti

►        % Anticorruzione

presentano un valore di deviazione standard minore se si considera il dataset ristretto all’indice MIB ESG.

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