Le figure professionali del fintech
a cura di Giancarlo Giudici e Fabrizio Villani

Feb 25 2021
Le figure professionali del fintech a cura di Giancarlo Giudici e Fabrizio Villani

Se diamo un’occhiata a diverse metriche, il fintech sta continuando a crescere: numeri e volumi di investimenti, clienti, ricavi, fusioni e acquisizioni aziendali. Anche l’ultimo report dell’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano ha registrato una crescita dei verticali che seguono (equity crowdfunding, lending crowdfunding e crowdfunding nel real estate): gli ultimi 12 mesi hanno confermato e rafforzato la forte crescita dell’industria. Al 30 giugno 2020, l’equity crowdfunding è arrivato a € 159 milioni raccolti (il dato del 2019 si è fermato a circa la metà, € 82 milioni), mentre il lending è arrivato a ben € 749 milioni (nel 2019 era € 435 milioni).

Anche il numero di persone che lavorano nel fintech è cresciuto in modo importante negli ultimi anni. Quando le persone iniziano a guardare al fintech come settore dove poter sviluppare la propria carriera o reindirizzare la propria carriera, spesso ci contattano e ci chiedono: dove posso trovare maggiori informazioni per orientarmi?  

A questa domanda, possono esserci molte risposte. Anche sul mercato italiano sono disponibili diverse newsletter che trattano il fintech. Alcuni substacks, molti gruppi di Clubhouse e podcast cercano di coprire i diversi argomenti e approfondimenti sui prodotti e le notizie settimanali per contestualizzare il fintech in modo più ampio. 

Con la crescita delle realtà fintech, per banche e assicurazioni diventa necessario formare o assumere figure professionali capaci di dialogare e collaborare in un mercato sempre più digitale, dove consumatori e imprese si aspettano di vivere un’esperienza utente che eguagli o ecceda l’esperienza che già vivono attraverso altri servizi online”, affermano Fabrizio Villani e Giancarlo Giudici, autori di “Fintech Expert. Contro il logorio della banca moderna”, pubblicato dalla FrancoAngeli all’interno della collana “Professioni Digitali”.

Nella guida anche una selezione delle professioni più interessanti in ambito fintech, quelle che hanno il più alto disallineamento tra domanda delle imprese e offerta lavorativa: sviluppatore blockchain, sviluppatore di app, analista finanziario, UX designer, compliance manager, esperto di sicurezza informatica, analista quantitativo, data analyst e data scientist.

“Oltre alle soft skill (risolvere problemi, gestire lo stress, saper lavorare in gruppo, essere flessibili  e dotati di spirito di adattamento…), anche le conoscenze delle lingue e le competenze digitali sono importanti” aggiungono gli autori.

Per ogni professione vengono definite attitudini, descritto il mercato del lavoro e forniti link utili per la formazione in modo da acquisire le competenze (soft e hard skills) necessarie per poter sviluppare o riorientare la propria carriera verso quella determinata professione. Il libro vede i contributi della Vice Direttrice Generale di Banca d’Italia Dott.ssa Alessandra Perrazzelli, Demetrio Migliorati, Innovation Manager & Head of Blockchain Program di Banca Mediolanum, Francesca Bartolino, Senior Marketing e Communication Specialist di N26, Dario Lo Buglio, Security Researcher di OpenZeppelin, Mattia Ciprian, Cofondatore e Presidente di modefinance, Claudio Bedino, Cofounder di Starteed e Oval, Tommaso Baldissera Pacchetti, CEO e cofounder di CrowdFundMe S.p.A. e Emanuela Campari Bernacchi e Valentina Lattanzi Partner dello Studio legale Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners.

Per stimolare e ispirare chi non trova lavoro o desidera cambiarlo, nel volume è presente anche una serie di interviste a professionisti di successo: imprenditori, esperti di blockchain, analisti quantitativi, etc.

In uno scenario in cui l’Italia ha bisogno di accelerare nel mercato internazionale e sta puntando sulle nuove tecnologie digitali, basti pensare alle discussioni che si sono avute negli scorsi mesi sul cashback e la lotta al contante, una guida come questa era necessaria – concludono gli autori – il fintech è in crescita e le imprese hanno certamente colto questo nuovo impulso, arrivato dai consumatori e da una domanda collettiva, investendo in competenze digitali e finanza digitale, un settore in cui è necessario indirizzare e coltivare le competenze”. 

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