ESMA: pubblicati nuovi RTS sugli accordi di compensazione indiretti per le operazioni in derivati

Giu 01 2016

L’ESMA ha pubblicato la versione finale di 2 RTS (Regulatory Technical Standards) sugli accordi di compensazione indiretti (indirect clearing) per le transazioni aventi ad oggetto derivati negoziati in mercati regolamentati (Exchage Traded Derivatives o ETD) e over-the-counter (OTC) ai sensi, rispettivamente, del Regolamento MiFIR e del Regolamento EMIR.

Le disposizioni, in particolare, hanno ad oggetto:

– La gestione del default di un’istituzione che fornisce il servizio di compensazione indiretta;

– La scelta della struttura dei conti da offrire ai clienti indiretti;

– Le cosiddette long chains (catene di compensazione indiretta che coinvolgono più di 4 entità diverse).

L’Autorità di vigilanza ha inviato gli RTS alla Commissione Europea che avrà ora 3 mesi per esprimere un giudizio sulle disposizioni proposte.

Comunicato stampa
RTS ESMA su indirect clearing

Pubblicata Peer Review FSB sul sistema bancario ombra

Giu 01 2016

Il Financial Stability Board (FSB) ha pubblicato un’analisi riguardante lo stato di applicazione del “Policy Framework for Shadow Banking Entities” da parte delle giurisdizioni membri. Il Policy Framework rappresenta quadro di riferimento che delinea i principi di vigilanza da adottare per una effettiva e completa supervisione del sistema bancario ombra.
Nonostante i progressi compiti dalle autorità competenti, l’analisi mostra che l’implementazione del Policy Framework risulta ancora ad una fase iniziale. Ulteriore lavoro, infatti, dovrà essere compiuto per far sì che le giurisdizioni membri FSB siano in grado di valutare e gestire prontamente i rischi posti dal sistema bancario ombra. Alla luce dei risultati dello studio, inoltre, l’FSB ha ritenuto necessario formulare una serie di raccomandazioni rivolte alle autorità di vigilanza con l’obiettivo di promuovere la completa implementazione delle disposizioni rientranti nel perimetro del Policy Framework.

Comunicato stampa
Peer Review FSB sul sistema bancario ombra

IVASS: avviata consultazione su 2 Schemi di Regolamento

Giu 01 2016

L’IVASS ha pubblicato 2 nuovi Documenti di consultazione in materia di regolamentazione del settore assicurativo:

1) Documento di consultazione n. 9/2016 contenente lo Schema di Regolamento concernente l’applicazione degli accordi di riassicurazione passiva al sottomodulo del rischio di sottoscrizione per l’assicurazione danni in recepimento delle linee guida EIOPA sui requisiti finanziari del regime Solvency II (requisiti di 1° Pilastro). In consultazione fino al 25 luglio 2016.

 2) Documento di consultazione IVASS n. 10/2016 che introduce uno Schema di disciplina per la semplificazione della nota informativa precontrattuale delle polizze di assicurazione danni.  Il documento, inoltre, contiene la proposta di modifica al Regolamento ISVAP n. 35 del 26 maggio 2010 sulla disciplina degli obblighi di informazione e della pubblicità dei prodotti assicurativi. In consultazione fino al 20 giugno 2016.

Documento di consultazione IVASS n. 9/2016
Documento di consultazione IVASS n. 10/2016

Pubblicate Linee guida EBA sugli stress test per i sistemi di garanzia dei depositi

Giu 01 2016

L’EBA ha pubblicato la versione finale delle Linee guida in materia di stress test per i sistemi di garanzia dei depositi (Deposit Guarantee Schemes o DGSs) ai sensi della Direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes Directive). Le Linee guida forniscono i principi di base per la definizione e lo svolgimento degli stress test, individuando – tra l’altro – le varie fasi del processo, gli scenari simulati e gli indicatori che devono essere presi in considerazione.
Le Linee guida troveranno applicazione in occasione del primo esercizio di stress test dedicato ai sistemi di garanzia dei depositi programmato per il 3 luglio 2017.

Comunicato stampa
Linee guida EBA su stress test per i sistemi di garanzia dei depositi

I sottoscrittori di fondi comuni italiani – Aggiornamento 2015
di Alessandro Rota e Riccardo Morassut

Mag 19 2016
I sottoscrittori di fondi comuni italiani – Aggiornamento 2015  di Alessandro Rota e Riccardo Morassut

 Partecipazione al mercato dei fondi 

• Tra il 2002 e il 2005 il totale dei sottoscrittori di fondi comuni  italiani si è mantenuto sopra i 9 milioni, per poi ridursi fino al 2012 in parallelo con l’andamento negativo della raccolta netta. Dal 2013 la ripresa dei flussi si è accompagnata ad un incremento dei sottoscrittori il cui numero complessivo a fine 2015 si attesta a 6,4 milioni.

• Negli anni l’incidenza del numero dei sottoscrittori sul totale della popolazione italiana residente (partecipazione) è passata dal 17% del periodo 2002-2003 al minimo del 9% del 2012. Successivamente la ripresa delle sottoscrizioni ne ha riportato il valore attorno al 10,5%.

• Con riferimento alla distribuzione del patrimonio, si evidenzia un’elevata concentrazione nei quantili più elevati: il 10% dei soggetti sottoscrittori più ricchi detiene quasi la metà del patrimonio complessivo; metà dei sottoscrittori investe meno di 14.707 euro (patrimonio mediano).

Caratteristiche anagrafiche dei sottoscrittori 

•Si assiste a un lento ma costante calo della proporzione degli uomini a favore delle donne, che nel 2015rappresentano quasi il 46% dei sottoscrittori.

• L’età media dei sottoscrittori a fine 2015 è di 59 anni. La quota dei sottoscrittori di età compresa tra i 26 e i 35 anni è scesa dal 15% al 7%, quella degli investitori più anziani (oltre i 75 anni) è invece cresciuta passando dal 9% al 18%.

• Il 6% degli individui di età compresa tra i 26 e i 35 anni investe in fondi, valore che sale al 10% (36-45 anni) e poi al 14% (46-55 anni) per attestarsi al 19% a partire dai 65 anni.

Distribuzione geografica

• Su tutto il periodo di rilevazione la distribuzione dei sottoscrittori nelle cinque macro aree del Paese è stabile: il 65% circa degli investitori risiede al Nord, il 18% nel Centro, e il restante 17% nel Sud e nelle Isole.

• A fine 2015 i livelli di partecipazione regionale più alti si registrano in Emilia-Romagna (16,2%), Liguria (15,8%) e Lombardia (15,7%); questi valori calano a mano a mano che ci si sposta verso Sud.

• La partecipazione su scala regionale risulta correlata con il livello di penetrazione dei canali distributivi.

Scelte allocative e modalità di investimento 

• Nel corso del tempo l’incidenza dell’investimento nel comparto azionario e nei fondi bilanciati ha subito una progressiva erosione: a fine 2015, l’8% e il 4% dei sottoscrittori concentrava i propri investimenti su questi due segmenti.

• I fondi flessibili hanno registrato la dinamica di crescita più pronunciata e oggi rappresentano la scelta principale del 36% dei sottoscrittori, superando per la prima volta i fondi obbligazionari. Questi ultimi sono stati da sempre molto presenti nelle scelte degli investitori italiano toccando punte superiori al 40% dei sottoscrittori. Le percentuali raggiunte negli ultimi anni dai fondi obbligazionari e flessibili sono collegate al crescente successo riscosso dai fondi  target date .

• Per quanto riguarda le modalità di sottoscrizione, il 70% dei sottoscrittori predilige il versamento unico (Pic); tuttavia, nel corso degli anni il numero di sottoscrittori che ha fatto riscorso in via esclusiva ai piani di accumulo (Pac) è cresciuto e rappresenta a fine 2015 il 18%.

• La maggior parte dei sottoscrittori di fondi italiani sottoscrive attraverso il canale bancario (93% a fine 2015), mentre la rimanente proporzione si è affidata alle reti di promotori finanziari.

Consob: pubblicato nuovo aggiornamento del Risk Outlook

Mag 19 2016

La Consob ha pubblicato l’aggiornamento semestrale del proprio Risk Outlook. Si tratta di un documento di analisi dei fenomeni di natura congiunturale e dei trend che caratterizzano l’evoluzione dei mercati finanziari.

In particolare, il Report – basato su dati al 31 marzo – evidenzia la significativa correzione al ribasso fatta registrare dai mercati finanziari nei primi mesi del 2016  per effetto di numerosi fattori, quali la riduzione della redditività attesa del settore bancario, il propagarsi di turbolenze che hanno interessato i mercati di alcuni grandi paesi emergenti e la riduzione del prezzo del petrolio. La correzione è stata accompagnata da un peggioramento nelle attese sulle prospettive di crescita dei mercati azionari e un peggioramento delle condizioni di liquidità.

Dal punto di vista delle politiche monetarie, si segnala come le misure non convenzionali intraprese dalle autorità monetarie (quali il quantitative easing e i tassi negativi sulle riserve presso la banca centrale) abbiano portati a zero il rendimento sui titoli di Stato decennali in Germania e Giappone. Le condizioni sul mercato dei titoli di Stato si sono trasmesse a quello corporate, dove le emissioni nette di obbligazioni sono rimaste elevate sia in Europa che negli USA e gli spread si mantengono su livelli contenuti per tutte le classi di rating.

Per quanto riguarda il settore bancario, i bilanci 2015 delle maggiore banche europee mostrano una crescita della redditività (ad eccezione delle banche tedesche) e dei ricavi. Le principali banche italiane hanno fatto registrare un lieve aumento dei ricavi, nonostante la flessione del margine di interesse, e hanno rafforzato i requisiti patrimoniali. Continua la contrazione del prestito alle imprese non finanziarie, sebbene le banche abbiano facilitato il ricorso al credito.

Risk Outlook n. 11

Approvato Regolamento Consob del nuovo Arbitro per le controversie finanziarie

Mag 19 2016

La Consob ha adottato il regolamento di attuazione dell’art. 2, comma 5-ter, del d.lgs. n. 179/2007, concernente il nuovo Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF). Il regolamento consente di dar vita ad un nuovo sistema di risoluzione extragiudiziale delle controversie, caratterizzato dall’adesione obbligatoria degli intermediari e dalla natura decisoria della procedura, in analogia all’ Arbitro bancario finanziario (Abf) della Banca d’Italia.

L’obiettivo è quello di fornire un efficace strumento di tutela diretta degli interessi degli investitori. Potranno essere sottoposte all’Arbitro le controversie (fino ad un importo richiesto di 500.000 euro) relative alla violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza cui sono tenuti gli intermediari nei loro rapporti con gli investitori nella prestazione dei servizi di investimento e di gestione collettiva del risparmio; potranno essere presentate anche controversie che riguardano i gestori dei portali di equity crowdfunding.

L’Arbitro, che andrà a sostituire la Camera di conciliazione e arbitrato, ha un’organizzazione che si articola in un collegio decidente e in una segreteria tecnica della Consob avente compiti di supporto. La composizione del collegio arbitrale riflette l’esigenza di rappresentare al suo interno i diversi interessi coinvolti. Pertanto, oltre al presidente e due membri che sono nominati direttamente dalla Consob, gli altri due membri sono nominati sempre dalla Consob su designazione, rispettivamente, del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (Cncu) e delle associazioni di categoria degli intermediari maggiormente rappresentative.

L’adozione del regolamento segue la consultazione pubblica che si è tenuta dall’8 gennaio all’8 febbraio 2016.

Comunicato stampa

IVASS: nuovo Regolamento in materia di Financial Stability Reporting

Mag 19 2016

L’IVASS ha emanato il Regolamento N. 21/2016 concernente le informazioni quantitative periodiche da trasmettere all’IVASS ai fini di stabilità finanziaria e di vigilanza macroprudenziale in recepimento delle linee guida EIOPA sui requisiti di informativa e di disclosure (Requisiti di 3° Pilastro). Il Regolamento è emanato in attuazione degli articoli 190 e 191, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 (Codice delle assicurazioni private) come modificato dal decreto legislativo 12 maggio 2015, n. 74.

Il Regolamento recepisce le linee guida emanate da EIOPA in materia di informativa ai fini della stabilità finanziaria, volte a garantire l’applicazione coerente e uniforme del nuovo regime di raccolta dei dati ai fini della stabilità finanziaria, a rafforzare la convergenza delle prassi di vigilanza. Con il Regolamento viene inoltre conferita una propria organicità al complesso delle disposizioni inerenti l’informativa ai fini di stabilità finanziaria, per tener conto sia di esigenze informative emerse nell’ambito dei lavori nazionali ed internazionali, sia di esigenze di razionalizzare l’informazione raccolta da varie fonti anche in ragione del flusso informativo contenuto nella reportistica prudenziale Solvency II.

Il Regolamento entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Regolamento IVASS N. 21/2016

CRR: l’EBA conferma utilizzo dei rating non sollecitati per il calcolo dei requisiti di capitale

Mag 19 2016

L’EBA ha pubblicato una Decisione volta a confermare la possibilità di utilizzo dei cosiddetti rating non sollecitati (cioè assegnati senza il coinvolgimento diretto del soggetto a cui viene attribuito il giudizio) ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali. La Decisione, rientrante nel Single Rulebook bancario, assicurerà una maggiore armonizzazione regolamentare all’interno dell’Unione Europea.
Ricordiamo infatti che – alla luce della disciplina CRR (Capital requirements regulation) – le istituzioni finanziarie possono fare ricorso ai rating non sollecitati formulati dalle agenzie di rating (External Credit Assessment Institutions o ECAIs) solo previa valutazione dell’EBA. In particolare, la Decisione appena pubblicata autorizza l’uso dei rating non sollecitati formulati da 22 ECAIs per le quali l’Autorità Bancaria Europea non ha riscontrato differenze qualitative tra rating sollecitati e non sollecitati. In aggiunta, l’EBA ha pubblicato un Report che illustra i risultati dell’analisi qualitativa e quantitativa svolta a sostegno della posizione espressa nel documento.

Comunicato stampa
Decisione EBA
Report rating non sollecitati

Pubblicato Parere ESAs sulla mappatura delle Agenzie di Rating

Mag 19 2016

Il Comitato congiunto delle Autorità di Vigilanza Europee (European supervisory authorities o ESAs: EBA, EIOPA, ESMA) ha pubblicato un Parere in risposta alle modifiche proposte dalla Commissione Europea sulla mappatura delle agenzie di rating (External Credit Assessment Institutions o ECAIs) ai sensi del Regolamento CRR (Capital requirements regulation) e della disciplina Solvency II.
Nel Parere, le Autorità di vigilanza europee esprimono la propria preoccupazione circa le proposte della Commissione Europea di estendere il periodo di applicazione delle misure “non conservative” rispetto al periodo originariamente previsto (2019). Secondo le ESA, infatti, tale misura potrebbe innalzare il livello di rischio per la stabilità dei mercati finanziari.
Il Comitato congiunto – continua il documento – ritiene che la versione originaria delle disposizioni regolamentari rappresenti, invece, un buon bilanciamento tra obiettivi prudenziali e promozione della competizione nel mercato delle agenzie di rating.

Comunicato stampa
Parere ESAs