Financial technology can spur financial inclusion by facilitating payments, but the opportunities come with challenges…

A partire dai noti problemi di manipolazione dei tassi LIBOR, su spinta del Financial Stability Board è stata condotta a livello internazionale una ampia riforma per la messa a punto di nuovi tassi benchmark. In questo lavoro primo di una serie dopo una breve review cerchiamo di focalizzare le modifiche operative sul mercato dei tassi, determinate dalle scelte compiute.
1 La genesi della crisi. Importanza e fragilità dei tassi IBOR
A partire dai primi anni post-crisi Lehman del 2008 si sono susseguite notizie sul tema della manipolazione dei tassi LIBOR (ed EURIBOR) a partire proprio dagli anni della crisi, che poi nei casi comprovati hanno avuto lunghe indagini con conseguenze penali. Come noto, lo scandalo ha toccato alcune delle principali banche internazionali come Barclays e lambito anche istituzioni come la Bank of England.
Non ci interessa però seguire o rappresentare l’intricato percorso investigativo degno di una spy story. Tra le tante, una avvincente ricostruzione di un tassello del mosaico si trova in [4].
Ci limitiamo a sintetizzare perché tali tassi siano importanti e perché fossero essenzialmente fragili.
Innanzitutto, è necessaria un po’ di chiarezza terminologica. Se LIBOR è acronimo di “London InterBank Offered Rate”, va intanto chiarito che non era e non è riferito solo ai tassi di interesse per prestiti espressi in GBP, ma è quotato per numerose currency, tra cui GBP, USD, EUR, tanto che si parla di “GBP LIBOR”, “USD LIBOR”, “CFH LIBOR”, ecc. Con “IBOR” si intende pertanto la pluralità dei tassi quotati secondo un frameword di regole comuni. Esiste quindi anche lo “EUR LIBOR”, da non confondere con EURIBOR.
Perché così importanti questi tassi, detti reference rate? Perché a livello internazionale e locale, la gran parte dei prodotti del mercato bancario e finanziario sono indicizzati a questi tassi.
In concreto, gli interessi pagati sui mutui, sui prestiti obbligazionari a tasso variabile, sui conti correnti come sugli anticipi del portafoglio commerciale, sono pressoché sempre determinati e rinegoziati in base alle variazioni periodiche di questi tassi. Come noto, caso per caso viene poi aggiunto uno spread in base al merito di credito della controparte e alla forza contrattuale tra le parti. Infine anche molti prodotti come i fondi comuni hanno un benchmark di riferimento o un rendimento target costituito da questi tassi di interesse.
I tassi LIBOR sono quotati su alcune scadenza standard, cioè: 1D,1W,1M,2M,3M,6M,12M.
Al tempo stesso, poiché la funzione principale dei derivati è quella offrire hedging sul rischio, tra cui il rischio di tasso, la gran parte dei derivati in qeustione, come Irs, Cap e Floor, è riferita a questi tassi.
Perché si è innescata la crisi di credibilità di questi tassi e le relative riforme?
Sostanzialmente perché i valori ufficiali del LIBOR sono quote-driven, non transaction based.
I valori ufficiali del LIBOR, il cosiddetto fixing, pubblicati alle 11 del mattino da Reuters, sono determinati da un panel di alcune banche, variabili in base alla currency, ma comunque in numero limitato, inferiore a 20 (19 per EURIBOR).
La pubblicazione, tanto per i LIBOR quanto per il “vecchio EURIBOR” si basa su metodo di media con taglio delle code. Cioè vengono eliminati i valori estremi della contribuzione, con diverse regole tra caso e caso, e se ne calcola la media.
Perché fragilità? In primis un metodo basato su quotazioni di un panel non riflette le effettive operazioni di prestito sul mercato. Ricordiamo che la crisi del 2008 è statr anche e soprattutto una crisi di liquidità, e ha portato a una generale rarefazione del mercato interbancario unsecured, quello in cui i prestiti non sono assistiti da collatateral.
Soprattutto, se un contributore vuole influenzare una contribuzione a proprio favore, è sufficiente anche l’accordo con pochi altri per variazioni significative.
ESEMPIO: panel di 7 banche, calcolo su media con esclusione dei due estremi. Per una manipolazione verso l’alto, basta l’accordo di due contributori che pubblicano quote molto elevate per avere un impatto, in quanto solo il valore più alto viene escluso.
Le banche come noto rivalutano secondo il princpio del mark to market (MtM) il loro portafoglio di trading con frequenza quotidiana, e con la sensitivity misurano la sensibilità del valore del portafgolio a variazioni di tasso. La grandezza BPV, basis point value, indica di quanto cambia il mark to market, quindi il conto economico giornaliero, al variare di un basis point cioè 0.01%.
Banche di dimensioni rilevanti hanno portafogli con BPV dell’ordine dei miliomi di euro, quindi si intuiscono gli immensi conflitti di interesse legati a una possibile manipolazione, anche infinitesima, dei market data in input al processo di pricing.
Tutto questo ha portato a un lungo processo di riforma, ispirato alle linee guida emesse dal Financial Stability Board, si veda [1].
2 Pilastri della riforma dei tassi benchmark. Il tasso €STR
La riforma dei tassi benchmark è stato ed è tuttora un processo che per ampiezza, complessità, impatti sui processi bancari e sulla clientela non ha eguali, superiore anche alla più famosa riforma di Basilea sul capitale. Come detto, la spinta parte dalle guidelines di FSB, e per l’Unione Europea ha attuazione nella cosiddetta BMR, benchmark regulation, si veda [9]. L’attuazione della riforma coinvolge numerosi gruppi di lavoro che vedono al tavolo, in genere per ogni currency, regulator, istituzioni di categoria, rappresentanti di banche di grande dimensione.
Questi i principi essenziali della riforma:
- i tassi benchmark sono suddivisi in critici (come Euribor ed Eonia), significativi e non critici
- specie per i tassi critici, sono stabiliti processi molto severi di governo, controllo, trasparenza
- sono definiti gli enti responsabili di questo processo di pubblicazione, in Europa BCE per tasso Eonia (il tasso overnight usato molto in prodotti quali gli IRS detti OIS) ed EMMI (European Money Market Institute) per Euribor
- sono pure catalogati i benchmark administrators, cioè provider di mercato (Bloomberg, Reuters, ICE, CME, ecc) che possono pubblicare i fixing di tali tassi e grandezze da questi ricavate. Per Unione Europea tali adminstrators sono autorizzati mediante apposito registro da ESMA
- per i nuovi tassi benchmark prevale la logica di un valore transaction based, basato su operazioni effettive tra banche, in alcuni casi anche con large corporate, essendo la liquidità e quindi la credibilità il primo obiettivo della riforma
- A livello globale, di conseguenza anche a livello contrattuale nei rapporti con la clientela, deve essere definito un fallback, cioè un tasso sostitutivo da applicare nel caso il benchmark di riferimento non sia più disponibile, temporaneamente o in modo definitivo.
In riferimento alla riforma, da osservare che per il mercato overnight in europa il tasso €STR (Ester) dal 2 ottobre 2019 ha soppiantato il tasso EONIA.
Questo ovviamente ha posto vari problemi di migrazione o gestione per tutti i contratti, specie derivati, in essere a quella data. Da una analisi parallela su opportune serie storiche si è osservato che la differenza media tra i due tassi era di 0.085%. Da tale data quindi i contratti riferiti a Eonia vengano gestiti, a livello di calcolo cedole, ratei, liquidazioni, utilizzando per convenzione (di fatto un primo importante esempio di fall back) il valore
EONIA_FALLBACK = €STR – 0.085%
Allo stesso modo per EURIBOR è stata definita e validata la nuova metodologia del cosiddetto Euribor Ibrido, che in base a una sequenza di regole privilegia il dato riveniente da operazioni effettive rispetto a quello delle quotazioni o di panel.
Da ricordare infine che il 22 giugno 2020 London Clearing House (LCH), la principale clearing house europea, provederà al discounting switch, cioè al passaggio dal tasso Eonia al tasso €STR per la costruzione della curva di discounting, essenziale per il calcolo del MtM e di conseguenza per il calcolo dei margini di variazione giornalieri.
3 I nuovi tassi benchmark. Prime tappe della riforma. La rivoluzione dei tassi overnight
Veniamo ora ad alcuni aspetti operativi di mercato dei nuovi tassi benchmark, che oltretutto hanno lo scopo di fungere da migliore possibile versione di mercato del tasso free-risk, parametro chiave di tutti i processi di valutazione del valore e del rischio.
Come detto, vari gruppi di lavoro per le diverse aree valutarie hanno scelto per ogni currency i tassi di riferimento, qui sotto una tabella, ripresa da [2] e [3], sui quali si trovano molti elementi utili.

Alcune prime considerazioni.
- Si tratta per tutti i mercati di tassi Overnight
- Alcuni di essi sono secured, come il tasso americano SOFR e il SARON svizzero, altri unsecured. Questo perché hanno prevalso tassi provenienti da mercati molto liquidi, e per esempio per gli Stati Uniti il mercato dei pronti termine (tipica operazione di lending secured) è iper liquido
- In questo dominio di tassi overnight, il caso dell’Euro è l’unico rilevante in cui oltre a un benchmark rate overnight, rimane in vigore un tasso a termine tradizionale, cioè Euribor (ibrido) sulle diverse scadenze.
Vediamo di seguito i volumi delle operazioni in derivati quotati sul SOFR presso il mercato CME (dati in mln $). Volumi ancora inferiori rispetto al tradizionale mercato dei derivati su USD Libor ma già molto significativi.
Vediamo di seguito i volumi delle operazioni in derivati quotati sul SOFR presso il mercato CME (dati in mln $). Volumi ancora inferiori rispetto al tradizionale mercato dei derivati su USD Libor ma già molto significativi.

Ma quale è il vero punto che possiamo definire rivoluzionario di questa riforma?
Alla base di tuti i processi di valutazione in finanza si pone la curva dei tassi (yield curve), cioè la curva zero coupon che permette di determinare il valore attuale dei flussi futuri e quindi step essenziale di tutti i processi di pricing. Oltre alla curva di sconto, altrettanto importanti le curve forward per determinare i flussi futuri attesi per i prodotti floating rate.
Tale curva è ottenuta con il processo di bootstrap dai market data, cioè dalle quotazioni osservabili sul mercato.
E per la parte breve della curva i term rate sono l’input fondamentale a questo calcolo. Con term rate intendiamo i tassi LIBOR 1 mese, 3 mesi, 6 mesi, ecc.. Sono tassi osservabili oggi per operazioni con decorrenza oggi (o spesso in t+2) sulle varie scadenze. Sono quindi tassi detti anche forward looking, in cui la cedola indicizzata al tasso, o la rata del mutuo, utilizza il tasso osservato a inizio periodo, con logica nota come fixing in advance.
Bene, tutto questo si basa sulla osservabilità di una term rate fornita dai vari tassi LIBOR, che non esiste più in un contesto in cui i market data forniscono come dati “primitivi” i soli tassi Overnight.
Quale soluzione? Nuove convenzioni, nuovi modelli, nuovi prodotti? Il tema implica una notevole discontinuità con tutte le practice di mercato e rilevanti impatti su sistemi e procedure. Nella seconda parte della serie alcune risposte.
Ringraziamenti
Grazie a Paolo Cobuccio e Alessandro Santocchi, Iason Ltd, per il proficuo confronto.
Riferimenti
[1] Financial Stability Board (2014), “Reforming Major Interest Rate Benchmarks “.
[2] Financial Stability Board (2019), “Overnight Risk-Free Rates. User Guide ”
[3] Financial Stability Board (2019), “Reforming major interest rate benchmarks – Progress report “
[4] The Guardian (2015), “Libor scandal: the bankers who fixed the world’s most important number”ber
[5] The Working Group on Sterling RFRR (2020), “Use Cases of Benchmark Rates”
[6] ISDA (2020), “Adoption of Risk-Free Rates: Major Developments in 2020”, ISDA Research Notes.
[7] Schrimpf A., Sushko V. (2019), “Oltre il LIBOR: introduzione ai nuovi tassi di riferimento”, Paper BIS.
[8] Alternative Reference Rate Committee (2019), “Summary of ARRC’s LIBOR Fallback Language”.
[9] Unione Europea (2016), “Benchmark Regulation (BMR)”, Regulation 2016/1011.
[10] Banca d’Italia (2020), “La riforma dei tassi di riferimento del mercato monetario in euro”, disponbile sul sito www.baancaditalia.it
Sitografia
FSB, financial stability board,
ARRC, workig ngroup su risfors per Us, https://www.newyorkfed.org/arrc
EUR working group, https://www.ecb.europa.eu/paym/initiatives/interest_rate_benchmarks/WG_euro_risk-free_rates/html/index.en.html
GBP working group, https://www.bankofengland.co.uk/markets/transition-to-sterling-risk-free-rates-from-libor

L’iniziativa di Finriskalert.it “Il termometro dei mercati finanziari” vuole presentare un indicatore settimanale sul grado di turbolenza/tensione dei mercati finanziari, con particolare attenzione all’Italia.

Significato degli indicatori
- Rendimento borsa italiana: rendimento settimanale dell’indice della borsa italiana FTSEMIB;
- Volatilità implicita borsa italiana: volatilità implicita calcolata considerando le opzioni at-the-money sul FTSEMIB a 3 mesi;
- Future borsa italiana: valore del future sul FTSEMIB;
- CDS principali banche 10Ysub: CDS medio delle obbligazioni subordinate a 10 anni delle principali banche italiane (Unicredit, Intesa San Paolo, MPS, Banco BPM);
- Tasso di interesse ITA 2Y: tasso di interesse costruito sulla curva dei BTP con scadenza a due anni;
- Spread ITA 10Y/2Y : differenza del tasso di interesse dei BTP a 10 anni e a 2 anni;
- Rendimento borsa europea: rendimento settimanale dell’indice delle borse europee Eurostoxx;
- Volatilità implicita borsa europea: volatilità implicita calcolata sulle opzioni at-the-money sull’indice Eurostoxx a scadenza 3 mesi;
- Rendimento borsa ITA/Europa: differenza tra il rendimento settimanale della borsa italiana e quello delle borse europee, calcolato sugli indici FTSEMIB e Eurostoxx;
- Spread ITA/GER: differenza tra i tassi di interesse italiani e tedeschi a 10 anni;
- Spread EU/GER: differenza media tra i tassi di interesse dei principali paesi europei (Francia, Belgio, Spagna, Italia, Olanda) e quelli tedeschi a 10 anni;
- Euro/dollaro: tasso di cambio euro/dollaro;
- Spread US/GER 10Y: spread tra i tassi di interesse degli Stati Uniti e quelli tedeschi con scadenza 10 anni;
- Prezzo Oro: quotazione dell’oro (in USD)
- Spread 10Y/2Y Euro Swap Curve: differenza del tasso della curva EURO ZONE IRS 3M a 10Y e 2Y;
- Euribor 6M: tasso euribor a 6 mesi.
I colori sono assegnati in un’ottica VaR: se il valore riportato è superiore (inferiore) al quantile al 15%, il colore utilizzato è l’arancione. Se il valore riportato è superiore (inferiore) al quantile al 5% il colore utilizzato è il rosso. La banda (verso l’alto o verso il basso) viene selezionata, a seconda dell’indicatore, nella direzione dell’instabilità del mercato. I quantili vengono ricostruiti prendendo la serie storica di un anno di osservazioni: ad esempio, un valore in una casella rossa significa che appartiene al 5% dei valori meno positivi riscontrati nell’ultimo anno. Per le prime tre voci della sezione “Politica Monetaria”, le bande per definire il colore sono simmetriche (valori in positivo e in negativo). I dati riportati provengono dal database Thomson Reuters. Infine, la tendenza mostra la dinamica in atto e viene rappresentata dalle frecce: ↑,↓, ↔ indicano rispettivamente miglioramento, peggioramento, stabilità rispetto alla rilevazione precedente.
Disclaimer: Le informazioni contenute in questa pagina sono esclusivamente a scopo informativo e per uso personale. Le informazioni possono essere modificate da finriskalert.it in qualsiasi momento e senza preavviso. Finriskalert.it non può fornire alcuna garanzia in merito all’affidabilità, completezza, esattezza ed attualità dei dati riportati e, pertanto, non assume alcuna responsabilità per qualsiasi danno legato all’uso, proprio o improprio delle informazioni contenute in questa pagina. I contenuti presenti in questa pagina non devono in alcun modo essere intesi come consigli finanziari, economici, giuridici, fiscali o di altra natura e nessuna decisione d’investimento o qualsiasi altra decisione deve essere presa unicamente sulla base di questi dati.
The European Securities and Markets Authority (ESMA), the EU securities markets regulator…
The challenge we face today is different in scope and character from those we have faced before…
A structured representation of the data, identifying all the business concepts and their relations, as well as validation rules…
https://www.eiopa.europa.eu/tools-and-data/supervisory-reporting-dpm-and-xbrl_en
Reddit is experimenting with recording points and perks on a blockchain…
https://www.coindesk.com/reddit-may-use-ethereum-for-a-new-token-based-points-system

L’iniziativa di Finriskalert.it “Il termometro dei mercati finanziari” vuole presentare un indicatore settimanale sul grado di turbolenza/tensione dei mercati finanziari, con particolare attenzione all’Italia.

Significato degli indicatori
- Rendimento borsa italiana: rendimento settimanale dell’indice della borsa italiana FTSEMIB;
- Volatilità implicita borsa italiana: volatilità implicita calcolata considerando le opzioni at-the-money sul FTSEMIB a 3 mesi;
- Future borsa italiana: valore del future sul FTSEMIB;
- CDS principali banche 10Ysub: CDS medio delle obbligazioni subordinate a 10 anni delle principali banche italiane (Unicredit, Intesa San Paolo, MPS, Banco BPM);
- Tasso di interesse ITA 2Y: tasso di interesse costruito sulla curva dei BTP con scadenza a due anni;
- Spread ITA 10Y/2Y : differenza del tasso di interesse dei BTP a 10 anni e a 2 anni;
- Rendimento borsa europea: rendimento settimanale dell’indice delle borse europee Eurostoxx;
- Volatilità implicita borsa europea: volatilità implicita calcolata sulle opzioni at-the-money sull’indice Eurostoxx a scadenza 3 mesi;
- Rendimento borsa ITA/Europa: differenza tra il rendimento settimanale della borsa italiana e quello delle borse europee, calcolato sugli indici FTSEMIB e Eurostoxx;
- Spread ITA/GER: differenza tra i tassi di interesse italiani e tedeschi a 10 anni;
- Spread EU/GER: differenza media tra i tassi di interesse dei principali paesi europei (Francia, Belgio, Spagna, Italia, Olanda) e quelli tedeschi a 10 anni;
- Euro/dollaro: tasso di cambio euro/dollaro;
- Spread US/GER 10Y: spread tra i tassi di interesse degli Stati Uniti e quelli tedeschi con scadenza 10 anni;
- Prezzo Oro: quotazione dell’oro (in USD)
- Spread 10Y/2Y Euro Swap Curve: differenza del tasso della curva EURO ZONE IRS 3M a 10Y e 2Y;
- Euribor 6M: tasso euribor a 6 mesi.
I colori sono assegnati in un’ottica VaR: se il valore riportato è superiore (inferiore) al quantile al 15%, il colore utilizzato è l’arancione. Se il valore riportato è superiore (inferiore) al quantile al 5% il colore utilizzato è il rosso. La banda (verso l’alto o verso il basso) viene selezionata, a seconda dell’indicatore, nella direzione dell’instabilità del mercato. I quantili vengono ricostruiti prendendo la serie storica di un anno di osservazioni: ad esempio, un valore in una casella rossa significa che appartiene al 5% dei valori meno positivi riscontrati nell’ultimo anno. Per le prime tre voci della sezione “Politica Monetaria”, le bande per definire il colore sono simmetriche (valori in positivo e in negativo). I dati riportati provengono dal database Thomson Reuters. Infine, la tendenza mostra la dinamica in atto e viene rappresentata dalle frecce: ↑,↓, ↔ indicano rispettivamente miglioramento, peggioramento, stabilità rispetto alla rilevazione precedente.
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L’indicatore di Mahalanobis permette di evidenziare periodi di stress nei mercati finanziari. Si tratta di un indicatore che dipende dalle volatilità e dalle correlazioni di un particolare universo investimenti preso ad esame. Nello specifico ci siamo occupati dei mercati azionari europei e dei settori azionari globali.

Gli indici utilizzati sono:

Le volatilità riportate sono storiche e calcolate sugli ultimi 30 trading days disponibili. Per ogni asset-class dunque sono prima calcolati i rendimenti logaritmici dei prezzi degli indici di riferimento, successivamente si procede col calcolo della deviazione standard dei rendimenti, ed infine si procede a moltiplicare la deviazione standard per il fattore di annualizzazione.
Per il calcolo della distanza di Mahalnobis si procede dapprima con la stima della matrice di covarianza tra le asset-class. Si considera l’approccio delle finestre mobili. Come con la volatilità, si procede prima con il calcolo dei rendimenti logaritmici e poi con la stima storica della matrice di covarianza, come riportato di seguito.
Supponendo una finestra mobile di T periodi, viene calcolato il valore medio e la matrice varianza covarianza al tempo t come segue:

La distanza di Mahalanobis è definita formalmente come:

Le parametrizzazioni che sono state scelte sono:
- Rilevazioni mensili
- Tempo T della finestra mobile pari a 5 anni (60 osservazioni mensili)
Le statistiche percentili sono state calcolate a partire dalla distribuzione dell’indicatore di Mahalanobis dal Dicembre 1997 al Dicembre 2019 su rilevazioni mensili.
Ulteriori dettagli sono riportati in questo articolo.
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COVID-19 is the acronym for “coronavirus disease 2019”, an infectious respiratory disease, whose rapid outbreak made the World Health Organization (WHO) declaring it to be a global pandemic last 11th March 2020. The diagnosis is confirmed by a test and no vaccine has been yet identified.
According to the WHO, 80% of people who become infected will recover without the need of any special treatment, while older adults, as well as people with underlying compromised medial conditions (like heart disease, lung disease or diabetes) seem to be at higher risk for developing serious complications. Common symptoms are fever, cough and breathing difficulties, but in more severe cases, the infection can also lead to pneumonia or severe acute respiratory syndrome, even causing the death of the individual. The virus spreads through the air by coughing and sneezing and through close personal contact, like shaking hands. It is also possible that a person gets COVID-19 by touching a surface that has the virus on it and then touching its own mouth, nose or eyes.
Because of the rapid spread of the novel Coronavirus, all governments have taken drastic measures to contain it, such as school closures, prohibitions against public gatherings, closures of restaurants and bars, widespread quarantine and shelter-in-place orders. Many states are already lockdown and, probably, many others will be soon. The long-term business impacts of these measures are a matter of conjecture, but what is sure is that the outbreak has already caused widespread concern and economic hardship for consumers, businesses and communities. COVID-19 is challenging our social security systems, putting under pressure the healthcare, illness and unemployment benefits.
Although most companies already have business continuity plans, they usually seem not to be prepared for an outbreak like this: the stock market has plunged, and businesses have begun to feel the immediate strain of the drastic measures, being unable to fulfil their obligations and therefore facing some losses.
Most of the firms were not ready to tackle a pandemic scenario and in less than two weeks had to switch from a mainly on-site servicing to a total smart-working environment, setting up lots of VPN infrastructures and activating remote desktops.
For what concerns the insurance industry, the limits of some policies have emerged, showing a little flexibility in offering ad-hoc coverages or customized extensions. Moreover, insurances need to change: agents have to use digital collaboration instruments, like video chat, to shorten the physical distance with their clients, maintaining the engagement and the documentation needs to be fully digitalized, using on-line authentication systems. Obviously, all the services must be available on line so that the policyholders can review their policies, make changes or check the status of their claims. The insurance industry needs to form strategic alliances as well as to integrate insurtech with traditional models and to invest in technology and human capital.
A positive outcome of the COVID-19 outbreak may be the birth of new needs, driven by a change in the consumers’ mind-set: people will seek for more coverages, being more sensitive to unforeseeable tragic events. The perception of the risk has already changed. It is easy to draw a parallelism with two other moments in time of public fear, like the terrorist attacks of 2001 and the subprime crisis of 2008: both have boosted the spread of digitalization in our habits. The beginning of 2000 saw the rising of on-line platforms such as Google, Amazon, Ebay and Paypal, while fintech and sharing economy services like Uber and Airbnb started their gradual appearance after 2008. India and Italy, countries that are currently under lockdown, already provide two examples.
- INDIA
Over the last month, as the number of coronavirus positive cases started growing, the demand for life and health insurance policies has skyrocketed, with a 40% increase in online insurance sales.
Insurers, together with the distributors, are deploying an increased volume of health professionals to consult with patients over the phone, making unnecessary the need of physical contact.
Thanks to its comprehensive health insurance policies, linked to coronavirus specific insurance products, the company Digit Insurance, whose headquarters are located in Bangalore, experienced a 50% increase in average policies sold per day comparing March over January.
- ITALY
The “bel paese” has been seen as under insured for a long time and this was blamed to its culture, not properly inclined to prevent and manage the risks, but things are changing: the insurtech platform Yolo states that on line queries related to health insurance policies have grown incredibly in the last weeks. Moreover, two large Italian companies (FS Italiane Group and Enel) have recently decide to buy additional insurance coverages for their employees in the event of hospitalization with the COVID-19 virus. On the 25th March 2020 FS has bought an insurance coverage managed by UniSalute of one year duration, that provides a daily allowance and a care services package. One day after, Enel has drawn up an insurance policy developed by Aon SpA, specifically designed for the needs of the Enel Group, which provides a cash allowance.
All these examples concern Life and Health businesses, but COVID-19 is expected to have a large impact on the Non-life business as well: let us think of car insurances and business continuity policies.
- In the first case, insurances will experience a better combined ratio, as the claims are bound to drop significantly due to the drastic measures adopted by the governments: with dramatically fewer cars on the road and businesses closed, the level of motor liability claims will plummet.
For this reason but also with the aim of helping middle class people struggling with economic difficulties, many car insurance companies have offered extended grace periods and other payment options to people who are not able to afford the premiums. This initiative has widely spread over both northern Italy in the early red areas (as ANIA – the Italian National Insurance Association – has recalled last 28th February) and in California, where the Insurance Commissioner has requested that insurance companies allow a 60-day premium grace period due to COVID-19. Furthermore, a petition has been filed to demand a refund or credit premiums to drivers because fewer accidents will mean bigger profits for auto insurers.
- Business interruption insurance provisions cover lost income and associated increased costs that a business incurs during a period of interruption to its operations, that is caused by direct physical loss or damage caused by the interruption of the business of the policyholder. A growing number of complaints from restaurants, pubs and other venues have already been refused as the insurance companies assert that the closure of their property, due to the outbreak of the COVID-19, is outside the policy limits. Following the SARS outbreak in 2003, most insurers added broad exclusions for damage caused by biological agents or communicable diseases and many policies have waiting periods before the coverage starts. Just in few cases, the cover is triggered and the compensation provided, but, most of the times, it is not straightforward to understand the exclusions: for instance, policies covering communicable diseases may not accept the COVID-19 as it did not originate inside the buildings. Moreover, if all the insurance companies were to cover all the business interruptions policies, many of them would become insolvent; it is also questionable whether it is fair to call insurers to pay out these claims when the governments already provide assistance.
COVID-19 is also having a significant impact on the markets and, in turn, on the SII position of all the insurance players.
As reported by the OECD in their Interim Economic Assessment dated 2nd March 2020, COVID-19 has already brought major economic disruption: “Output contractions in China are being felt around the world, reflecting the key and rising role China has in global supply chains, travel and commodity markets. Subsequent outbreaks in other economies are having similar effects, albeit on a smaller scale. Growth prospects remain highly uncertain”. The global growth is likely decreasing by around half percentage point this year compared to the expectation of the Economic Outlook made in November 2019, as shown in the following.

For what concerns Italy, the already lagging economic growth showed in the table below as reported by ISTAT in their statistics dated March 2020, is expected to worsen due to the crisis the country is undergoing.

The following paired charts aim at both drawing a parallelism with the 2008 financial crisis and at highlighting the reaction of the markets to the COVID-19 outbreak.
All quantities are rescaled to a starting value of 100 to ease the comparison, except Bitcoin (0.01) and VIX (10).

The fall of Brent Oil (-60% from the beginning of the year) after the economic slowdown is dramatic, while Gold and Wheat seem to resist. Bitcoins are somehow recovering after a huge drop, showing a consistently higher volatility than Gold, the safe-haven asset by definition.

The equity market performance is also performing very negatively (-30% since 01.01.2020), recalling what we saw in 2008/2009, joined with a high level of fear registered by the VIX index.


About the foreign exchanges, it is very interesting to notice that since the beginning of the year, GBP has lost much more value (-5.7%) than USD (-1.3%) compared to the EUR currency (at 30.03.2020, 1 GBP = 1.23 EUR, while 1 USD= 0.81 EUR). The USD rise experienced during the first ten days of March can be attributed to the fact the pandemic was already well spread through Europe, but it was not yet that recognised as an issue in the States.


Lastly, it is very important to look at the evolution of the spreads over the 10-years BUND.
Although it has not reached the 500bps recorded in 2012-2013, Italy has almost breached the 300bps level (2.7%) last 17th of March. The spreads of Italy, Spain and France seem to move with a certain correlation, but still being based on quite different levels.


Spreads in general (of both Government and Corporate bonds) are a crucial element in the determination of the SII position of the insurance companies, as they do not only affect the Assets values, but also the Liabilities ones though the mechanism of the Volatility Adjustment (VA). When the spreads rise, and the value of the Assets falls down, the VA, applied on top of the Risk Free yield curve, increases as well, reducing the value of the Liabilities. In addition to the Currency VA, related to a certain currency (e.g. EUR) and derived over a reference portfolio of Assets, a Country VA is applied in situations where a country (e.g. IT) suffers a remarkable credit downgrade of its government bonds. The downgrade should be such that the risk corrected country spread is greater than twice the risk-corrected currency spread and the risk correct country spread is greater than 85 (previously 100) bps. As the Country VA works like a binary variable (on/off) rather than a continuous function, in an unstable economic environment like the one we are experiencing, the SII position of especially Italian Insurance companies can vary significantly from one day to the other. Furthermore, it always important to stress that the VA calculation is based on a pre-defined reference investment portfolio, representing an average European insurer and may not be appropriate for firms that show different durations or assets allocations.
The following chart, reported by ANIA in their newsletter trend dated March 2020, depicts the evolution of the EUR risk corrected currency spreads and the IT risk corrected country spread, highlighting the VA country thresholds (please note that the value of March is the one registered on the 12th).

This last chart shows the Net Capital gain of the Assets hold by the Italian Insurance companies. At the end of December 2018, its value was around 22blns, less than a third of the value of 71blns registered in December 2019, coherently to the spread that has fallen from 250 to 160bps and the 10y-BTP rate that has fallen as well (from 2.73% to 1.42%). At the end of February 2020, the net Capital gain was around 75bln (higher than in December 2019), together with a higher spread of 167bps but a lower 10y-BTP rate (1.13% vs 1.42%). This picture may change significantly at the end of March 2020, just in correspondence of the 20Q1 SII evaluation.
