Solvency II: consultazione IVASS in materia di governo societario

Lug 24 2017

L’IVASS ha pubblicato il Documento di consultazione n. 2/2017 recante lo schema di Regolamento in materia di sistema di governo societario dell’impresa e del gruppo in recepimento delle Linee Guida emanate da EIOPA sul sistema di governo societario ai sensi della Direttiva Solvency II. In particolare, si sottopone alla consultazione lo schema di regolamento che, ai sensi degli articoli 30 e 215-bis del Codice delle Assicurazioni Private, disciplina il sistema di governo societario dell’impresa e del gruppo.

La revisione delle disposizioni di settore, contenute nel Regolamento ISVAP n. 20 del 26 marzo 2008 e dal Regolamento ISVAP n. 39 del 9 giugno 2011, trae origine dalle novità introdotte dalla direttiva Solvency II, dal Regolamento delegato (UE) 35/2015 e dalle Linee Guida EIOPA in materia di governance.

La consultazione avrà termine il 17 ottobre 2017.

Documento di consultazione

Consultazione Consob in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario

Lug 24 2017

La Consob ha avviato una consultazione pubblica avente ad oggetto le disposizioni attuative del d.lgs. N. 254 del 30 dicembre 2016, relativo alla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario. In particolare, il regolamento posto in consultazione definisce:

  • le modalità di trasmissione diretta alla Consob della dichiarazione di carattere non finanziario;
  • le eventuali ulteriori modalità di pubblicazione della dichiarazione di carattere non finanziario rispetto a quelle indicate all’art. 5 del decreto (pubblicazione nel registro delle imprese) nonché delle necessarie informazioni modificative o integrative della dichiarazione in parola che sono richieste dalla Consob (ai sensi del comma 2 dell’art. 9) in caso di dichiarazione incompleta o non conforme;
  • le modalità e i termini per il controllo effettuato dalla Consob sulle dichiarazioni di carattere non finanziario, anche con riferimento ai poteri conferiti ai sensi del comma 3, lettera b) dell’art. 9;
  • i principi di comportamento e le modalità di svolgimento dell’incarico di verifica della conformità delle informazioni da parte dei revisori.

Le risposte alla consultazione dovranno pervenire entro il giorno 22 settembre 2017.

Documento di consultazione

Rischio di riciclaggio: Lettera al mercato IVASS per richiesta di informazioni da imprese estere operanti in libera prestazione di servizi nei rami vita

Lug 24 2017

L’IVASS, tramite pubblicazione di una Lettera al mercato, richiede alle Imprese di assicurazione con sede legale in uno Stato membro dello Spazio Economico Europeo informazioni sull’attività assicurativa svolta in Italia nei rami Vita in regime di libera prestazione di servizi, per la valutazione – di propria competenza – in merito al rischio di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo.

Le imprese dovranno inoltrare le informazioni richieste entro il 28 luglio 2017.

Lettera al mercato IVASS

Nuovi principi ESMA in materia di rilocalizzazione dal Regno Unito

Lug 17 2017

L’ESMA ha pubblicato tre pareri che definiscono una serie di principi specifici per i settori delle imprese di investimento, della gestione degli investimenti e dei mercati secondari, volti a promuovere la coerenza dell’autorizzazione e della vigilanza in materia di trasferimento di entità, attività e funzioni dal Regno Unito.

I pareri forniscono alle Autorità nazionali delle linee guida finalizzata a garantire un’interpretazione coerente dei requisiti relativi all’autorizzazione e alla supervisione delle richieste di trasferimento dal Regno Unito, al fine di evitare lo sviluppo di rischi di arbitraggio regolamentare e di vigilanza.

Comunicato stampa

IFRS9: Consultazione EBA sulla pubblicazione degli accordi transitori

Lug 17 2017

L’Autorità bancaria europea (EBA) ha avviato una consultazione su una serie di linee guida che specificano un formato uniforme per i requisiti di disclosure degli accordi transitori in materia di IFRS 9 e di perdite attese su crediti. Le linee guida mirano ad aumentare la coerenza e la comparabilità delle informazioni comunicate dalle istituzioni durante la transizione alla piena attuazione del nuovo principio contabile e ad assicurare la disciplina del mercato.

La consultazione avrà termine il l 13 settembre 2017.

Parallelamente, l’EBA ha pubblicato un Report con alcune osservazioni qualitative e quantitative del secondo esercizio di valutazione d’impatto dell’IFRS 9. Dal punto di vista qualitativo, il documento sottolinea che le banche hanno fatto ulteriori progressi nell’attuazione dell’IFRS 9 rispetto al precedente esercizio, sebbene le banche più piccole siano ancora in ritardo nella loro preparazione rispetto alle banche di dimensione maggiore.

Sul fronte quantitativo, le risposte ricevute mostrano che l’impatto stimato dell’IFRS 9 è principalmente determinato dai requisiti di impairment dell’IFRS 9. L’aumento stimato delle riserve è in media del 13% rispetto ai livelli attuali degli stanziamenti previsti dallo IAS 39. I coefficienti del Common Equity Tier 1 (CET1) dovrebbero diminuire in media fino a 45 punti base (bps). Le banche più piccole, che utilizzano principalmente l’approccio standardizzato per misurare il rischio di credito, hanno stimato un impatto maggiore sui rapporti dei fondi propri rispetto alle banche più grandi del campione.

Comunicato stampa
Documento di consultazione
Report sul secondo esercizio di valutazione d’impatto dell’IFRS 9

Brexit: l’EIOPA pubblica degli orientamenti di vigilanza per la rilocalizzazione dal Regno Unito

Lug 17 2017

L’EIOPA ha pubblicato un parere con l’obiettivo di promuovere, tra i Paesi membri dell’Unione Europea, la convergenza delle politiche di vigilanza e la coerenza nel processo di autorizzazione in materia di trasferimento delle imprese di (re)assicurazione dal Regno Unito. Il parere fornisce orientamenti alle autorità di vigilanza nazionali per quanto riguarda il processo di autorizzazione e la supervisione delle imprese rientranti nel perimetro della disciplina Solvency II.

Comunicato stampa
Parere EIOPA su orientamenti di vigilanza su rilocalizzazione dal Regno Unito

Sistemi di garanzia dei depositi: Pubblicati dati EBA sui mezzi finanziari disponibili e depositi coperti

Lug 17 2017

L’EBA ha pubblicato i dati relativi a due concetti chiave della direttiva sul sistema di garanzia dei depositi (Deposit Guarantee Schemes Directive o DGSD): mezzi finanziari disponibili e depositi coperti. I dati forniscono una panoramica del livello delle risorse a disposizione di ciascun sistema di garanzia dei depositi (DGS) nell’UE per coprire le potenziali passività nei confronti dei depositanti. Con questa pubblicazione, che verrà effettuata annualmente, l’EBA contribuirà a migliorare la trasparenza e la responsabilità pubblica delle DGS in tutta l’UE a beneficio dei depositanti, dei mercati, dei responsabili politici e degli Stati membri.

Comunicato stampa
Dati EBA sui DGS

Pubblicato il Risk Outlook Consob n. 13

Lug 17 2017

È stato pubblicato sul sito internet dell’Istituto il Risk Outlook Consob n. 13, documento di analisi dei trend del mercato finanziario italiano e dei principali paesi avanzati.

Nella prima metà dell’anno, gli indici azionari delle principali economie avanzate hanno mostrato buone performance, a fronte del rafforzamento del quadro macroeconomico globale.

Nonostante permangano numerose fonti di incertezza sulle politiche economiche di alcune regioni e sui relativi riflessi a livello mondiale, gli indicatori di volatilità e i volumi degli scambi si sono ridotti negli Usa, nella zona euro e in Giappone, mentre le condizioni di liquidità dei mercati nell’area euro sono migliorate.

Segnali positivi emergono anche nelle dinamiche reddituali e finanziarie delle maggiori imprese quotate dei principali paesi europei. Il settore corporate, infatti, si connota per una sostanziale tenuta dei livelli reddituali, nonostante il calo dei ricavi, e una riduzione della vulnerabilità finanziaria specie in Italia e Spagna, dove la quota di società con un livello di leverage superiore ai valori storici si è notevolmente ridotta portandosi in linea con quella osservata negli altri maggiori paesi europei. Per quanto riguarda le banche europee, invece, permangono criticità di diversa natura, a seconda dei differenti modelli di business.

I maggiori istituti tedeschi, inglesi e francesi restano significativamente esposti alle attività finanziarie più complesse e illiquide (cosiddette attività di livello 2 e 3), il cui ammontare iscritto in bilancio è fino a 10 volte superiore al capitale di migliore qualità (common equity tier 1).

Le banche italiane, per contro, continuano a caratterizzarsi per notevoli criticità sul fronte della qualità del credito: rimane notevolmente superiore alla media europea, infatti, la quota di sofferenze sul totale dei crediti, benché l’incidenza netta sia calata per effetto delle forti svalutazioni di fine 2016

Risk Outlook Consob n. 13

Quali rischi ancora implica il sistema bancario ombra?
di Carlo Milani

Lug 17 2017
Quali rischi ancora implica il sistema bancario ombra?  di Carlo Milani

Dallo scoppio della crisi del 2007-08 la regolamentazione finanziaria si è quasi esclusivamente concentrata sul sistema bancario. Pochi passi avanti sono stati fatti per normare e limitare i potenziali rischi finanziari derivanti dallo shadow banking system (SBS), il mercato da cui è scaturita la crisi finanziaria internazionale.

Di questo tema di approfondimento si è occupato il Rapporto Banche 1/2017 del CER. Dal report è emerso come a livello globale, da stime del Financial Stability Board relative a fine 2014, lo SBS ammonta a 36 trilioni di dollari (grafico 1). Il peso di sistema bancario tradizionale ($135 trilioni) e di assicurazioni e fondi pensione ($68 trilioni) è ancora predominante, ma se si osserva la dinamica dal 2014 al 2013, l’ultima disponibile, si rileva che lo SBS ha visto una crescita del 10%, mentre le restanti attività finanziarie sono diminuite tra il 6 e il 9%.

In Europa il peso dello SBS è estremamente elevato in Irlanda (oltre 10 volte il Pil domestico). Alti valori si osservano anche in Gran Bretagna (137%), in Svizzera (84) e in Germania (66,5). In Italia è pari al 15% del Pil.

Le evidenze empiriche riportate nel Rapporto CER 1/2017 sembrerebbero indicare che a distanza di alcuni anni dallo scoppio della crisi i mercati finanziari tendano nuovamente a sottostimare i rischi sottesi allo svilupparsi dello SBS. Considerando il periodo 2011-2014 si rileva che al crescere dello SBS nei principali paesi al mondo si osserva un incremento della volatilità dei mercati azionari (grafico 2). La correlazione tra queste due grandezze è però molto bassa (+7%) e non statisticamente significativa.

Allo stesso tempo, l’operatività dei soggetti attivi nel sistema ombra sembra aver rimesso in moto un processo di crescita eccessivo dei mercati finanziari, peraltro facilitato dalle politiche monetarie ultra espansive. Se tale processo dovesse continuare ad autoalimentarsi, per cui buone intonazioni dei mercati spingeranno ad investire in misura sempre crescente, c’è un rischio concreto che possano accumularsi nuovi elementi di crisi finanziaria su scala globale.

Aspetto preoccupante è in particolare l’interazione tra sistema bancario tradizionale e quello ombra. La maggior parte dei paesi sta registrano un processo di finanziarizzazione, ovvero di contestuale crescita del credito bancario ed extra-bancario (grafico 3). L’Italia, insieme alla Francia e al Lussemburgo, rientra in questo gruppo di paesi. Tra i paesi che osservano una fase di de-bancarizzazione, ovvero di sostituzione del credito bancario con quello non bancario, si annoverano Irlanda, Spagna, Norvegia e Belgio. Vi è ricompresa anche la Germania, anche se parzialmente. Il processo di de-finanziarizzazione, ovvero della contestuale riduzione del credito bancario e dei finanziamenti extra-bancari al settore privato, riguarda, seppur marginalmente, Regno Unito e Stati Uniti. I paesi in cui è in corso un processo di bancarizzazione, ovvero di riduzione del credito extra-bancario a favore del credito bancario destinato al settore privato, sono Australia, Giappone e Nuova Zelanda.

Conclusioni

Nel complesso, la maggior parte dei paesi al mondo ha visto espandere il credito erogato al settore privato non finanziario, in buona parte per effetto della crescita del sistema bancario ombra.

Le banche tradizionali sono danneggiate due volte da questo quadro in quanto subiscono

  1. la concorrenza dello SBS;
  2. i contraccolpi dell’instabilità finanziaria, anche per effetto dell’interconnessione delle banche universali e di investimento con il sistema bancario ombra.

Inoltre, considerando nell’analisi anche il credito erogato al settore pubblico si osserva che anche quei paesi che sembrano aver adottato un approccio più prudenziale, volto soprattutto ad interrompere la forte crescita del debito privato non finanziario, sia bancario che extra-bancario, hanno in ogni caso fatto affidamento al debito, in questo caso di natura pubblica.

In definitiva, l’economia globale sembra essere ancora fortemente dipendente dal credito, con potenziali problemi sulla stabilità finanziaria internazionale. Dobbiamo quindi rassegnarci al fatto che la crescita del credito e quella dell’economia reale sia un binomio imprescindibile del capitalismo? Rileggendo quanto scriveva nel 1500 lo scrittore francese François Rabelais probabilmente sì:

«Se voi sarete sempre debitore di qualcuno, questo qualcuno pregherà costantemente Dio di darvi buona salute, lunga e felice vita, per paura di perdere il suo credito; sempre dirà bene di voi in tutte le brigate; sempre nuovi creditori vi procurerà, affinché, grazie a questi, gli facciate versamento e con la terra d’altrui colmiate il suo fossato» (Rabelais F., Gargantua et Pantagruel, Libro I.12).