Fondi pensione: l’EIOPA annuncia secondo stress test europeo

Mag 26 2017

L’EIOPA ha lanciato un esercizio di stress test per gli enti pensionistici aziendali o professionali (Institutions for Occupational Retirement Provision o IORP) europei. Lo stress test mira a fornire una panoramica dei rischi e delle vulnerabilità del settore dei fondi pensione europei. Questo è il secondo esercizio condotto da EIOPA in questo settore.

L’esercizio è stato progettato per valutare la resilienza del settore pensionistico europeo a uno scenario di mercato avverso. In particolare, lo scenario di stress – denominato scenario “double-hit” – è stato sviluppato in cooperazione con il Comitato europeo per il rischio sistemico e combina una riduzione del tasso di interesse risk-free con una diminuzione del valore delle attività detenute dai fondi pensione.

Le istituzioni partecipanti avranno tempo fino al 13 luglio 2017 per completare l’esercizio di stress test. I risultati saranno pubblicati in forma aggregata entro la fine del 2017.

Comunicato stampa

Banche: profitti ed efficienza legati al digitale
di Carlo Milani

Mag 19 2017
Banche: profitti ed efficienza legati al digitale  di Carlo Milani

Uno dei problemi più pressanti che le banche europee hanno affrontato negli ultimi anni, e che dovranno fronteggiare anche nel prossimo futuro, è la bassa redditività (EBA, 2016). La media del ROE di tutti i paesi dell’UE28 per il periodo compreso tra il 2010 e il 2015 è stata negativa per quattro punti percentuali. Tra i principali paesi europei la Francia ha registrato un modesto +6%, UK +3%, Germania +2%, Spagna 0% e infine l’Italia -4%. Molto negativo è stato il risultato delle banche cipriote e slovene (-28%), così come di quelle croate (-15%) e greche (-12%).

Tra i fattori che hanno contributo alla bassa profittabilità va citata, in primo luogo, la crisi finanziaria, che ha fatto emergere le carenze con cui le banche commerciali valutavano nel periodo pre-crisi l’affidabilità dei debitori, soprattutto quelli di maggiore dimensione. Anche i tassi d’interesse vicino allo zero, se non anche negativi (Milani, 2014), indotti dalle politiche monetarie accomodanti e la rigidità dei costi operativi hanno evidentemente avuto un ruolo rilevante in questo quadro. A ciò si è aggiunta anche l’innovazione digitale, che se da un lato ha permesso di offrire servizi bancari evoluti attraverso il web (il cosiddetto e-banking), ha allo stesso tempo consentito ad operatori extra-bancari di conquistare grosse quote di mercato su segmenti in passato di esclusivo appannaggio degli istituti di credito, come i mezzi di pagamento. Ma anche sul fronte del mercato del credito comincia a farsi sentire la spinta delle tecnologie applicate alla finanza (cosiddetto FinTech).

L’industria bancaria ha spesso vissuto questi cambiamenti con angoscia, subendoli piuttosto che calvandoli nella ricerca di trovare quelle innovazioni che potrebbero intercettare l’interesse della clientela, attuale e futura. Dall’innovazione tecnologica gli istituti di credito possono invece trovare spunti per riguadagnare efficienza e redditività.

Internet banking: quale impatto sui conti bancari?

Nel Rapporto sull’e-banking 2017 di BEM Research è presente una valutazione degli effetti della diffusione dell’internet banking nei diversi sistemi bancari europei. Nello specifico è stato stimato empiricamente l’impatto sull’efficienza, misurata attraverso il cost-income ratio, e sulla redditività, rappresentata dal ROE e dal ROA (Return on Asset), del grado di diffusione dell’e-banking nei paesi dell’UE28.

Per verificare che la relazione non dipenda da altri fattori sono state considerate una serie di variabili di controllo, tra cui:

  • Il rapporto tra numero di sportelli per abitante;
  • Il rapporto tra numero di abitanti e dipendenti bancari;
  • Il rapporto tra impieghi e totale attivo bancario (dati consolidati);
  • Il Tier1 ratio, indicatore della dotazione patrimoniale calcolata secondo i principi di Basilea;
  • Il tasso di rendimento a 10 anni dei tassi governativi;
  • Il rapporto tra totale attivo bancario e Pil nominale;
  • Il tasso di crescita del Pil reale;
  • La quota di totale attivo in capo alle prime 5 banche operanti in un paese.

La stima è stata condotta utilizzando come fonti Eurostat, BCE e Thomson-Reuters. I dati utilizzati hanno frequenza annuale e sono compresi nel periodo 2004-2015 (in altri termini il database è costituito da un panel). I risultati delle stime sono riportati nella tabella 1.

Considerando l’intero campione dei paesi UE28 si riscontra come la diffusione dell’e-banking abbia un effetto negativo, ma non statisticamente significativo, sul cost-income ratio (modello 1). Una maggiore presenza di sportelli, rispetto alla popolazione, fa invece aumentare significativamente l’incidenza dei costi operativi rispetto ai ricavi. Anche l’incidenza dei dipendenti bancari ha un coefficiente positivo, ma non statisticamente significativo.

Sui due indicatori di redditività considerati, ovvero ROA (modello 2) e ROE (modello 3), l’internet banking ha un effetto positivo e statisticamente molto significativo. Sia la diffusione degli sportelli che l’incidenza dei dipendenti bancari non risultano invece impattare significativamente sulla redditività, sia in un verso che nell’altro.

Per valutare se le stime siano condizionate dall’inclusione nel campione di paesi di medio-grande dimensione, e con sistemi bancari di grandezza anomala, la stima si è poi focalizzata su un sottocampione. Nello specifico, sono stati esclusi dall’analisi il Lussemburgo e l’Irlanda: il primo svolge una funzione di hub finanziario europeo, tant’è che il totale attivo bancario ammonta a più di 20 volte il Pil domestico. Anche il secondo ha una funzione analoga, favorito tra l’altro dall’adottare come lingua ufficiale l’inglese e da un regime fiscale molto conveniente: il totale attivo bancario irlandese è pari a circa 6 volte il Pil nazionale. Escludendo questi due paesi, che basano molto delle loro attività su relazioni con imprese piuttosto che con famiglie, si osserva come l’internet banking abbia un effetto negativo e statisticamente significativo sul cost-income ratio (modello 4). Permane comunque l’effetto positivo e significativo della diffusione degli sportelli sui costi operativi.

Relativamente alla redditività, i risultati descritti in precedenza con riferimento all’e-banking sono confermati (modelli 5 e 6). Si osserva però che nel sottocampione che esclude Lussemburgo e Irlanda la diffusione degli sportelli risulta impattare negativamente e significativamente sul ROE. Anche nel sottocampione l’incidenza dei dipendenti bancari non sembra avere conseguenze né sull’efficienza né sulla redditività.

Conclusioni

Dal passaggio verso una maggiore digitalizzazione dei rapporti con la clientela retail le banche potrebbero ottenere positivi riscontri economici. I servizi di e-banking, così come altre modalità di interazioni a distanza, stentano però nel prendere piede in Italia. Alla base ci sono probabilmente vincoli di natura culturale dal lato della domanda che per essere superati richiedono un maggiore impegno anche da parte dell’industria bancaria. Si dovrebbe, ad esempio, sfruttare gli sportelli per accompagnare famiglie e piccoli imprenditori alla comprensione  delle modalità di utilizzo della tecnologia. Le filiali bancarie potrebbero diventare un punto di contatto per avviare sempre più una modalità di relazione multicanale, che sfrutti appunto il web, ma anche i promotori finanziari e i call center per dialogare al meglio con famiglie e imprese.

Bibliografia

BEM Research, 2017, Rapporto sull’e-banking. Internet banking in Europa: diffusione e impatto sui conti bancari.

EBA, 2016, Risk assessment of the European Banking System.

Milani C., 2014, Tassi negativi: quando la liquidità diventa un problema, FinRiskAlert.it.

Pubblicate Linee Guida BCE sulle operazioni a leva

Mag 19 2017

La BCE ha pubblicato le proprie Linee Guida in materia di transazioni con effetto leva (leverage transactions). Le disposizioni – formulate a conclusione di un processo di consultazione pubblica – mirano a facilitare l’individuazione delle transazioni a leva e a favorire una gestione più rigorosa dei rischi derivanti da tali esposizioni

L’implementazione delle linee guida seguirà il principio di proporzionalità in modo da adattare il livello di intrusione in base al profilo di rischio delle transazioni a leva delle singole banche. In questo senso, la BCE monitorerà le attività di finanziamento a leva e potrà chiedere alle banche selezionate di riferire regolarmente le loro esposizioni a transazioni con effetto leva, nonché l’evoluzione e la rischiosità di tali esposizioni.

Comunicato stampa
Linee Guida BCE su operazioni a leva

Risk Dashboard EIOPA: segnali positivi dal mercato assicurativo ma continua a preoccupare il livello dei tassi

Mag 19 2017

L’EIOPA ha pubblicato il nuovo aggiornamento del Risk Dashboard basato sui dati del quarto trimestre del 2016. Il documento – a cadenza trimestrale –  riassume i principali rischi e le vulnerabilità nel settore assicurativo dell’Unione Europea utilizzando un insieme di indicatori suddivisi per classi di rischio.

I risultati mostrano che l’esposizione al rischio del settore assicurativo nell’Unione europea è rimasta stabile e sono stati individuati alcuni sviluppi positivi del mercato. In particolare, la volatilità è diminuita e i tassi di inflazione hanno cominciato lentamente a convergere nei livelli target desiderati.

Nonostante questi segnali positivi, tuttavia, il perdurare dell’attuale regime di bassi tassi di interesse e l’osservazione che i fondamentali del mercato potrebbero non riflettere correttamente il rischio di credito sottostante, rappresentano preoccupazioni importanti per l’industria assicurativa europea. Ciò si riflette anche nella percezione leggermente deteriorata del mercato e nella recente performance negativa dei prezzi delle azioni di assicurazione.

Comunicato stampa
Risk Dashboard EBA 4Q 2016

Pubblicata risposta dell’SMSG alla consultazione della Commissione Europea sull’attività delle Autorità europee di vigilanza

Mag 19 2017

Il Securities Markets Stakeholder Group (SMSG) dell’ESMA ha pubblicato la propria risposta alla consultazione della Commissione europea sul funzionamento delle Autorità di Vigilanza Europee (ESA). La consultazione, lanciata il 21 marzo 2017, esamina il ruolo e il funzionamento delle ESA e analizza potenziali modifiche ai quadri giuridici di riferimento per garantire che le Autorità possano rispettare al meglio i loro mandati. In particolare, la consultazione considera miglioramenti riguardanti l’attuale struttura di governance, i compiti e i poteri delle ESA.

Lo Stakeholder Group ritiene che, sebbene, le ESA abbiano svolto un buon lavoro, in molti aspetti vi siano ampi margini di miglioramento. Gli sforzi da compiere – segnala l’SMSG – riguardano soprattutto l’aumento della convergenza tra le autorità nazionali e il rafforzamento della tutela dei consumatori e degli investitori nell’UE.

L’SMSG riconosce l’importanza di modelli efficaci di governance e di finanziamento per le ESA e che potrebbero essere necessarie alcune modifiche per garantire il raggiungimento del loro mandato. Inoltre, l’SMSG riconosce l’importante ruolo svolto dai gruppi di stakeholders, sia nell’assicurare una regolamentazione efficace sia nel mantenere la legittimità e la fiducia del pubblico nel Sistema europeo di vigilanza finanziaria (ESFS).

Risposta dell’SMSG alla consultazione della Commissione Europea sull’attività delle ESA

EBA: nuove Linee Guida in materia di pratiche di gestione del rischio di credito e contabilizzazione delle perdite attese su crediti

Mag 19 2017

L’EBA ha pubblicato la versione finale delle Linee Guida sulle pratiche di gestione del rischio di credito e contabilizzazione delle perdite attese da parte delle istituzioni finanziarie. Le Linee Guida mirano a garantire solide pratiche di gestione del rischio di credito associate all’attuazione e all’applicazione continua della contabilizzazione delle perdite attese su crediti. Le Linee Guida fanno parte del lavoro dell’EBA in materia di attuazione del principio contabile IFRS 9 e della sua interazione con i requisiti prudenziali.

Le disposizioni dell’EBA si basano sulle linee guida globali sul rischio di credito e sulla contabilità delle perdite attese su crediti pubblicate dal Comitato di Basilea nel dicembre 2015.

Comunicato stampa
Linee guida EBA

Good bank: perfezionata la cessione a UBI

Mag 12 2017

La Banca d’Italia con comunicato ufficiale ha reso noto il perfezionamento della cessione a Unione di Banche Italiane S.p.A. (UBI Banca) di Nuova Banca delle Marche S.p.A., Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio S.p.A. e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti S.p.A.. Conseguentemente, con provvedimenti della Banca d’Italia è stata dichiarata la cessazione della qualifica di “ente ponte” dei suddetti intermediari che proseguiranno la loro attività nell’ambito del Gruppo UBI.

L’impegno dell’Unità di Risoluzione della Banca d’Italia prosegue ora sull’operazione di cessione di Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, che si concluderà nelle prossime settimane.

Comunicato Banca d’Italia

Pubblicato Report FSB sul settore bancario ombra

Mag 12 2017

Il Financial Stability Board (FSB) ha pubblicato il “Global Shadow Banking Monitoring Report 2016” contenente i risultati del sesto esercizio di monitoraggio annuale delle tendenze e dei rischi nel sistema bancario ombra a livello globale.

I risultati principali dell’analisi – che ha coperto 28 giurisdizioni che insieme rappresentano circa l’80% del PIL mondiale e riflette i dati fino alla fine del 2015 – sono i seguenti:

  • il livello totale dell’attività del settore bancario ombra è stato nel 2015 di 34 mila miliardi di dollari, con un aumento del 3,2% rispetto all’anno precedente;
  • L’intermediazione creditizia associata a veicoli d’investimento collettivo (CIV) ha rappresentato il 65% dell’attività del sistema bancario ombra con un aumento di circa il 10% in media negli ultimi quattro anni;

L’esercizio di monitoraggio ha inoltre raccolto nuovi dati per misurare l’interconnessione tra le banche e il settore finanziario non bancario e per valutare le tendenze dei finanziamenti a breve termine. I dati raccolti hanno suggerito che, a livello aggregato, le esposizioni delle banche nei confronti di intermediari finanziari diversi dalle banche sono diminuite nel 2015, pur rimanendo al di sopra dei livelli precedenti alla crisi finanziaria 2007-09.

Comunicato stampa
Global Shadow Banking Monitoring Report 2016

BRRD: in consultazione le disposizioni EBA sui criteri di ammissibilità a obblighi semplificati per i piani di recupero e risoluzione

Mag 12 2017

L’EBA ha avviato una consultazione pubblica riguardante le disposizioni tecniche (RTS) per l’individuazione dei criteri per l’applicazione di obblighi semplificati per l’elaborazione dei piani di recupero e risoluzione.

Gli RTS sono stati sviluppati in conformità all’articolo 4 della Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive).

La consultazione avrà termine l’8 agosto 2017.

Comunicato stampa
Documento di consultazione

PSD2: consultazione EBA su Linee Guida in materia di misure di sicurezza

Mag 12 2017

L’Autorità bancaria europea (EBA) ha pubblicato in consultazione la versione preliminare delle Linee Guida in materia di misure di sicurezza per i rischi operativi e di sicurezza nell’ambito della direttiva PSD2. Le linee guida – sviluppate in stretta collaborazione con la Banca centrale europea – mirano a sostenere e rafforzare gli obiettivi della direttiva PSD2, quali il rafforzamento del mercato dei pagamenti integrati nell’UE, la mitigazione dei rischi di sicurezza derivanti dai pagamenti elettronici e la promozione di pari condizioni di concorrenza nel settore dei pagamenti.

La consultazione avrà termine il 7 agosto 2017.

Comunicato stampa
Documento di consultazione