Consultazione EIOPA sul primo set di commenti per la revisione della disciplina di Solvency II

Lug 07 2017

L’EIOPA ha avviato una consultazione pubblica sul primo pacchetto di commenti rivolti alla Commissione europea per la revisione della disciplina Solvency II. Gli obiettivi principali della revisione sono quelli di assicurare un regime di supervisione proporzionale e tecnicamente coerente per le imprese di (ri)assicurazione e cercare eventuali semplificazioni della formula standard dei requisiti patrimoniali di solvibilità e garantire l’applicazione proporzionale dei requisiti.

Il documento comprende i pareri dell’Autorità su un certo numero di elementi che rientrano nell’ambito delle due Call for Advice ricevute dalla Commissione europea, tra i quali: utilizzo di modalità di calcolo semplificate, riduzione della dipendenza dai rating esterni, trattamento delle garanzie, trattamento delle esposizioni verso i governi regionali e le autorità locali e tecniche di mitigazione del rischio.

EIOPA invita le parti interessate a fornire il loro feedback entro il 31 agosto 2017. Il documento risultante sarà presentato alla Commissione europea nell’ottobre 2017.

Comunicato stampa
Documento di consultazione

Consultazione EBA sulle modalità di calcolo dei contributi ai sistemi di garanzia dei depositi

Lug 07 2017

L’Autorità bancaria europea (EBA) ha pubblicato un documento di consultazione riguardante l’attuazione delle Linee Guida sui metodi per il calcolo dei contributi ai sistemi di garanzia dei depositi (Deposit Guarantee Schemes o DGS). Le Linee guida EBA fissano i principi e specificano gli elementi necessari per calcolare i contributi risk-based delle banche nei confronti dei DGS. Tali disposizioni promuovono la convergenza delle pratiche contributive in tutta l’UE e promuovono condizioni di parità per le banche all’interno del mercato unico.

La consultazione avrà termine il 28 agosto 2017.

Comunicato stampa
Documento di consultazione

Monte dei Paschi di Siena: la Commissione Europea ha autorizzato la ricapitalizzazione precauzionale

Lug 07 2017

La Commissione ha approvato aiuti di Stato per 5,4 miliardi di euro per la ricapitalizzazione precauzionale del Monte dei Paschi di Siena (MPS), a seguito dell’accordo di massima sul piano di ristrutturazione di MPS raggiunto il 1° giugno 2017 dalla Commissaria Vestager e da Pier Carlo Padoan, Ministro dell’Economia e delle finanze italiano. Attualmente sussistono entrambe le condizioni per questo accordo: la Banca centrale europea, nella sua veste di autorità di vigilanza, ha confermato che MPS è solvibile e soddisfa i requisiti patrimoniali, e l’Italia ha ottenuto un impegno formale da parte di investitori privati ad acquistare il portafoglio di crediti deteriorati della banca.

Il piano consente a MPS di soddisfare l’eventuale fabbisogno di capitale che si manifesterebbe in caso di peggioramento delle condizioni economiche (in via precauzionale). Per giungere all’approvazione di questo apporto statale, gli azionisti e i creditori subordinati di MPS hanno fornito un contributo pari a 4,3 miliardi di euro per limitare l’uso di denaro dei contribuenti, come previsto dalla normativa dell’UE in materia di aiuti di Stato. Inoltre i detentori di obbligazioni subordinate al dettaglio che sono state vendute in modo scorretto potranno richiedere un risarcimento alla banca. MPS sarà soggetto ad una profonda ristrutturazione volta a garantirne la redditività futura e ad assicurare che lo Stato italiano riceva una remunerazione sufficiente per il proprio investimento

 La normativa dell’UE, in particolare la direttiva sul risanamento e la risoluzione degli enti creditizi (BRRD), offre allo Stato la possibilità di iniettare capitale in una banca solvibile, a condizione che vengano rispettati determinati criteri (la cosiddetta “ricapitalizzazione precauzionale”). In questo contesto gli aiuti di Stato possono essere concessi solo in previsione dell’eventuale fabbisogno di capitale che si manifesterebbe in caso di peggioramento delle condizioni economiche e non fanno scattare la procedura di risoluzione della banca. L’opzione della ricapitalizzazione precauzionale per le banche solvibili nel quadro della BRRD è stata concordata dal Parlamento europeo e dal Consiglio al momento dell’adozione della direttiva.

Il 23 dicembre 2016 MPS ha annunciato l’intenzione di richiedere una ricapitalizzazione precauzionale a seguito del fallimento del tentativo di ottenere per intero il capitale necessario da investitori privati. Questo tentativo era scaturito dai risultati ottenuti dalla banca nelle prove di stress condotte nel 2016 in tutta l’UE dall’Autorità bancaria europea e dalla Banca centrale europea, che avevano evidenziato una carenza di capitale nello “scenario sfavorevole”, che simula un ipotetico peggioramento delle condizioni economiche.

Il piano dell’Italia per affrontare questa carenza di capitale si articola nei seguenti punti:

  • in linea con il “principio di condivisione degli oneri” previsto dalla normativa sugli aiuti di Stato dell’UE, i detentori di obbligazioni subordinate e gli azionisti hanno fornito un contributo pari a 4,3 miliardi di euro, derivante dalla conversione delle obbligazioni subordinate in azioni e dalla diluizione degli azionisti esistenti;
  • MPS ha venduto alcune attività raccogliendo capitale privato per mezzo miliardo di euro;
  • il capitale restante, pari a 5,4 miliardi di euro, sarà fornito dallo Stato in cambio di azioni di MPS (acquistate a prezzo ridotto).

Globalmente, il piano assicura che vi siano risorse private sufficienti per coprire le perdite attuali e potenziali di MPS.

Inoltre i detentori di obbligazioni subordinate al dettaglio che sono stati vittime di vendita scorretta e soddisfano determinati criteri di ammissibilità possono richiedere un risarcimento, che comporterà uno scambio delle loro azioni convertite in obbligazioni privilegiate MPS. Tale risarcimento è un corrispettivo del tutto distinto dalla condivisione degli oneri ai sensi della normativa sugli aiuti di Stato dell’UE. Il Monte dei Paschi prevede una spesa fino a 1,5 miliardi di euro per il risarcimento dei detentori di obbligazioni subordinate al dettaglio che sono stati vittime di vendita scorretta.

Piano di ristrutturazione

Poiché una ricapitalizzazione precauzionale comporta l’uso di denaro dei contribuenti, la normativa dell’UE sugli aiuti di Stato stabilisce che si possano conferire fondi pubblici solo nelle banche che hanno una prospettiva di redditività a lungo termine. A tal fine, le banche devono attuare una profonda ristrutturazione volta a garantire tale redditività. Inoltre, lo Stato deve ricevere un’adeguata remunerazione per il capitale conferito.

Il piano di MPS prevede che la ristrutturazione si svolga nel corso di cinque anni, durante i quali:

  • la banca prevede diriorientare il suo modello di business verso la clientela al dettaglio e le piccole e medie imprese, di aumentare l’efficienza e di migliorare la gestione del rischio di credito. Nell’ambito di questo processo, conformemente alla normativa dell’UE sugli aiuti di Stato, l’alta dirigenza della banca sarà soggetta ad un tetto retributivo (relativo al pacchetto retributivo complessivo) corrispondente a 10 volte il salario medio dei dipendenti di MPS;
  • un altro elemento fondamentale del piano è la cessione a condizioni di mercato di un portafoglio di crediti deteriorati di 26,1 miliardi di euro ad una società veicolo finanziata con fondi privati. Questa operazione sarà finanziata parzialmente dal fondo Atlante II. Inoltre MPS venderà a investitori privati i titoli senior con rischio più basso appartenenti alla società veicolo. Per favorire la vendita, la banca chiederà di avvalersi della garanzia statale a condizioni di mercato per la tranche senior nell’ambito dello schema di garanzia dello Stato italiano (il cosiddetto “GACS”, uno schema che non comporta aiuti approvato dalla Commissione nel febbraio 2016).

Queste azioni contribuiranno a garantire la redditività a lungo termine del Monte dei Paschi. La Commissione ha inoltre confermato che il piano di ristrutturazione è volto a far sì che lo Stato percepisca una remunerazione adeguata per il suo apporto di capitale.

Infine il piano contempla anche diversi impegni per limitare le distorsioni della concorrenza, ad esempio il divieto di pubblicizzare l’aiuto di Stato e di ricorrere a pratiche commerciali aggressive.

Nell’ambito della decisione sugli aiuti di Stato, la Commissione ha verificato che l’apporto di capitale da parte dello Stato italiano possa essere concesso sotto forma di ricapitalizzazione precauzionale ai sensi della direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche (BRRD), ed è giunta alla conclusione che le condizioni previste dalla direttiva sono rispettate.

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Pubblicati Report del Comitato di Basilea sullo stato di implementazione della disciplina LCR in Cina, Unione Europea e USA

Lug 07 2017

Il Comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria ha pubblicato i rapporti di valutazione sullo stato di attuazione della disciplina Liquidity Coverage Ratio (LCR) in Cina, Unione Europea e Stati Uniti.

Nel complesso, le normative LCR in Cina e negli Stati Uniti sono state valutate “conformi” al nuovo quadro normativo, ottenendo il più alto dei quattro possibili livelli di valutazione.

I regolamenti LCR dell’Unione Europa sono stati valutati “in gran parte conformi”, con ciò sottolineando il fatto che la maggior parte, ma non tutte le disposizioni degli standard di Basilea sono soddisfatte.

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Rapporto LCR EU
Rapporto LCR USA
Rapporto LCR Cina

Consultazione del Comitato di Basilea su un’alternativa semplificata all’approccio standardizzato per il rischio di mercato

Giu 30 2017

Il Comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria ha pubblicato il documento consultivo intitolato “Simplified alternative to the standardised approach to market risk capital requirements”.

Il documento presenta un’alternativa semplificata al metodo SbM (sensitivities-based method), che rappresenta la componente principale dell’approccio standardizzato previsto per il rischio di mercato. La proposta di modifica introduce una nuova metodologia SbM che:

  • Rimuove i requisiti patrimoniali per i rischi di vega e di curvatura;
  • Semplifica il calcolo del rischio di base (basis risk);
  • Riduce la granularità dei fattori di rischio e degli scenari di correlazione da applicare.

L’utilizzo del nuovo approccio SbM ridotto sarebbe soggetto all’approvazione e alla sorveglianza da parte delle autorità di vigilanza e sarebbe disponibile solo per le banche che soddisfano determinati criteri qualitativi e quantitativi.

La consultazione avrà termine il 27 settembre 2017.

Comunicato stampa
Documento di consultazione

Fintech: pubblicato Report FSB sule implicazioni per la stabilità finanziaria

Giu 30 2017

Il Financial Stability Board (FSB) ha pubblicato un Report che analizza le possibili implicazioni per la stabilità finanziaria generate dal fenomeno FinTech. Sono state identificate dieci aree, di cui le seguenti sono considerati come prioritarie:

  • Necessità di gestire il rischio operativo da parte di fornitori di servizi di terze parti;
  • Mitigare i rischi informatici;
  • Monitorare i rischi macrofinanziari che potrebbero emergere all’aumentare del volume di attività legate al settore FinTech.

La gestione di queste criticità è considerato dall’ FSB come elemento essenziale per sostenere gli sforzi delle autorità volti alla salvaguardia della stabilità finanziaria e alla promozione di una finanza più inclusiva e sostenibile.

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Report FSB

Solvency II: l’EIOPA pubblicati i primi dati statistici sul settore assicurativo europeo

Giu 30 2017

L’EIOPA ha pubblicato la prima serie di informazioni statistiche sul settore delle assicurazioni europee basate sulla segnalazione regolamentare prevista dalla nuova disciplina di Solvency II.

I dati, basati sulla reportistica regolamentare di quasi 3000 imprese di assicurazione operanti in Europa, forniscono un quadro aggiornato ed affidabile del settore assicurativo europeo, favorendo la comparabilità tra i paesi dell’Unione Europea.

Le statistiche saranno pubblicate trimestralmente, a partire dal terzo trimestre del 2016. Esse comprendono informazioni aggregate a livello nazionale sullo stato patrimoniale, sui fondi propri, sui requisiti patrimoniali, sui premi, sui sinistri e sui costi sostenuti. Ogni pubblicazione è accompagnata da una descrizione degli aspetti chiave legati alle statistiche pubblicate.

Nel tempo EIOPA incrementerà gradualmente la portata e il livello di dettaglio delle statistiche. Le pubblicazioni future forniranno inoltre indicatori di fine anno e indicatori chiave della redditività e della stabilità finanziaria per i più grandi gruppi di assicurazione europei e a livello aggregato.

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Statistiche EIOPA

Banca d’Italia: invariato il coefficiente di riserva di capitale anticiclica per il 3Q 2017

Giu 30 2017

La Banca d’Italia ha comunicato la decisione di mantenere il coefficiente di riserva di capitale anticiclica allo zero per cento per il quarto trimestre del 2016.

La decisione è stata presa alla luce delle seguenti dinamiche macroeconomiche:

– nel primo trimestre del 2017 lo scostamento del rapporto tra credito bancario e PIL dal suo trend di medio-lungo periodo (credit-to-GDP gap), calcolato sulla base della metodologia standard del Comitato di Basilea, era negativo per circa dieci punti percentuali, stabile rispetto al trimestre precedente. Indicazioni analoghe provengono dall’analisi del rapporto tra credito totale e PIL, riferito al quarto trimestre del 2016 (l’ultimo per il quale si dispone di informazioni complete);

– La condizione macrofinanziaria dell’economia italiana è ancora complessivamente debole. Il tasso di disoccupazione è su livelli storicamente elevati. La dinamica del credito bancario al settore privato è leggermente positiva, ma il tasso di crescita del credito alle imprese continua a essere prossimo allo zero. La quota di prestiti deteriorati (al lordo delle rettifiche di valore) sul totale dei prestiti rimane su valori elevati. I prezzi degli immobili in termini reali si sono stabilizzati, ma rimangono ben inferiori al loro livello di lungo periodo.

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Avviata la procedura di insolvenza per Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza

Giu 30 2017

In data 23 giugno la Banca centrale europea (BCE) ha accertato che Veneto Banca S.p.A. e Banca Popolare di Vicenza S.p.A. sono in dissesto o a rischio di dissesto, in seguito alla loro ripetuta violazione dei requisiti patrimoniali di vigilanza. Tale accertamento è stato disposto ai sensi dell’articolo 18, paragrafo 1, lettera a), e paragrafo 4, lettera a), del regolamento sul Meccanismo di risoluzione unico.
Nonostante il tempo concesso dalla BCE per la presentazione dei piani patrimoniali, le due banche non sono state in grado di offrire soluzioni credibili per il futuro. Di conseguenza, la BCE ha considerato entrambe le banche in dissesto o a rischio di dissesto e ne ha dato debita comunicazione al Comitato di risoluzione unico (Single Resolution Board, SRB), il quale è giunto alla conclusione che le condizioni per l’avvio di un’azione di risoluzione nei confronti dei due intermediari non erano soddisfatte. Le banche saranno quindi liquidate in base alle procedure di insolvenza italiane.

Comunicato stampa