Indice di turbolenza dei mercati (30 Settembre 2021)
a cura di Gianni Pola e Antonello Avino

Ott 03 2021
Indice di turbolenza dei mercati (30 Settembre 2021) a cura di Gianni Pola e Antonello Avino

L’indicatore di Mahalanobis permette di evidenziare periodi di stress nei mercati finanziari. Si tratta di un indicatore che dipende dalle volatilità e dalle correlazioni di un particolare universo investimenti preso ad esame. Nello specifico ci siamo occupati dei mercati azionari europei e dei settori azionari globali.

Gli indici utilizzati sono:

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Le volatilità riportate sono storiche e calcolate sugli ultimi 30 trading days disponibili. Per ogni asset-class dunque sono prima calcolati i rendimenti logaritmici dei prezzi degli indici di riferimento, successivamente si procede col calcolo della deviazione standard dei rendimenti, ed infine si procede a moltiplicare la deviazione standard per il fattore di annualizzazione.

Per il calcolo della distanza di Mahalnobis si procede dapprima con la stima della matrice di covarianza tra le asset-class. Si considera l’approccio delle finestre mobili. Come con la volatilità, si procede prima con il calcolo dei rendimenti logaritmici e poi con la stima storica della matrice di covarianza, come riportato di seguito.

Supponendo una finestra mobile di  T periodi, viene calcolato il valore medio e la matrice varianza covarianza al tempo t come segue:

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La distanza di Mahalanobis è definita formalmente come:

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Le parametrizzazioni che sono state scelte sono:

  • Rilevazioni mensili
  • Tempo T della finestra mobile pari a 5 anni (60 osservazioni mensili)

Le statistiche percentili sono state calcolate a partire dalla distribuzione dell’indicatore di Mahalanobis dal Dicembre 1997 al Dicembre 2019 su rilevazioni mensili.

Ulteriori dettagli sono riportati in questo articolo.

Disclaimer: Le informazioni contenute in questa pagina sono esclusivamente a scopo informativo e per uso personale. Le informazioni possono essere modificate da finriskalert.it in qualsiasi momento e senza preavviso. Finriskalert.it non può fornire alcuna garanzia in merito all’affidabilità, completezza, esattezza ed attualità dei dati riportati e, pertanto, non assume alcuna responsabilità per qualsiasi danno legato all’uso, proprio o improprio delle informazioni contenute in questa pagina. I contenuti presenti in questa pagina non devono in alcun modo essere intesi come consigli finanziari, economici, giuridici, fiscali o di altra natura e nessuna decisione d’investimento o qualsiasi altra decisione deve essere presa unicamente sulla base di questi dati.

Il termometro dei mercati finanziari (01 Ottobre 2021)
a cura di Emilio Barucci e Daniele Marazzina

Ott 02 2021
Il termometro dei mercati finanziari (01 Ottobre 2021) a cura di Emilio Barucci e Daniele Marazzina

L’iniziativa di Finriskalert.it “Il termometro dei mercati finanziari” vuole presentare un indicatore settimanale sul grado di turbolenza/tensione dei mercati finanziari, con particolare attenzione all’Italia.

Significato degli indicatori

  • Rendimento borsa italiana: rendimento settimanale dell’indice della borsa italiana FTSEMIB;
  • Volatilità implicita borsa italiana: volatilità implicita calcolata considerando le opzioni at-the-money sul FTSEMIB a 3 mesi;
  • Future borsa italiana: valore del future sul FTSEMIB;
  • CDS principali banche 10Ysub: CDS medio delle obbligazioni subordinate a 10 anni delle principali banche italiane (Unicredit, Intesa San Paolo, MPS, Banco BPM);
  • Tasso di interesse ITA 2Y: tasso di interesse costruito sulla curva dei BTP con scadenza a due anni;
  • Spread ITA 10Y/2Y : differenza del tasso di interesse dei BTP a 10 anni e a 2 anni;
  • Rendimento borsa europea: rendimento settimanale dell’indice delle borse europee Eurostoxx;
  • Volatilità implicita borsa europea: volatilità implicita calcolata sulle opzioni at-the-money sull’indice Eurostoxx a scadenza 3 mesi;
  • Rendimento borsa ITA/Europa: differenza tra il rendimento settimanale della borsa italiana e quello delle borse europee, calcolato sugli indici FTSEMIB e Eurostoxx;
  • Spread ITA/GER: differenza tra i tassi di interesse italiani e tedeschi a 10 anni;
  • Spread EU/GER: differenza media tra i tassi di interesse dei principali paesi europei (Francia, Belgio, Spagna, Italia, Olanda) e quelli tedeschi a 10 anni;
  • Euro/dollaro: tasso di cambio euro/dollaro;
  • Spread US/GER 10Y: spread tra i tassi di interesse degli Stati Uniti e quelli tedeschi con scadenza 10 anni;
  • Prezzo Oro: quotazione dell’oro (in USD)
  • Spread 10Y/2Y Euro Swap Curve: differenza del tasso della curva EURO ZONE IRS 3M a 10Y e 2Y;
  • Euribor 6M: tasso euribor a 6 mesi.

I colori sono assegnati in un’ottica VaR: se il valore riportato è superiore (inferiore) al quantile al 15%, il colore utilizzato è l’arancione. Se il valore riportato è superiore (inferiore) al quantile al 5% il colore utilizzato è il rosso. La banda (verso l’alto o verso il basso) viene selezionata, a seconda dell’indicatore, nella direzione dell’instabilità del mercato. I quantili vengono ricostruiti prendendo la serie storica di un anno di osservazioni: ad esempio, un valore in una casella rossa significa che appartiene al 5% dei valori meno positivi riscontrati nell’ultimo anno. Per le prime tre voci della sezione “Politica Monetaria”, le bande per definire il colore sono simmetriche (valori in positivo e in negativo). I dati riportati provengono dal database Thomson Reuters. Infine, la tendenza mostra la dinamica in atto e viene rappresentata dalle frecce: ↑,↓, ↔  indicano rispettivamente miglioramento, peggioramento, stabilità rispetto alla rilevazione precedente.

Disclaimer: Le informazioni contenute in questa pagina sono esclusivamente a scopo informativo e per uso personale. Le informazioni possono essere modificate da finriskalert.it in qualsiasi momento e senza preavviso. Finriskalert.it non può fornire alcuna garanzia in merito all’affidabilità, completezza, esattezza ed attualità dei dati riportati e, pertanto, non assume alcuna responsabilità per qualsiasi danno legato all’uso, proprio o improprio delle informazioni contenute in questa pagina. I contenuti presenti in questa pagina non devono in alcun modo essere intesi come consigli finanziari, economici, giuridici, fiscali o di altra natura e nessuna decisione d’investimento o qualsiasi altra decisione deve essere presa unicamente sulla base di questi dati.

L’effetto Covid-19 e delle politiche monetarie, fiscali ed economiche nei modelli comportamentali
a cura di Matteo Formenti

Ott 02 2021
L’effetto Covid-19 e delle politiche monetarie, fiscali ed economiche nei modelli comportamentali a cura di Matteo Formenti

Disclaimer: Le informazioni, e dichiarazioni e le opinioni espresse nell’articolo sono da attribuirsi all’autore solamente e non sono in alcun modo riconducibili al ruolo aziendale svolto all’interno del Gruppo UniCredit né ad UniCredit stessa.

Il malagurato periodo che stiamo vivendo causato dal Covid-19 ha portato con sé molteplici novità nel settore bancario. Novità che hanno comportato un forte cambiamento del comportamento dei clienti bancari e, di conseguenza, una revisione dei modelli comportamentali utilizzati nell’asset-liability management (ALM). In primis, abbiamo osservato un repentino cambiamento dei fattori microeconomici esogeni alla banca, quali il comportamento dei clienti in termini di risparmio e consumo, e quelli macroeconimici, quali la politica monetaria e la politica del governo (fiscale ed economica). In banca la combinazione di tali fattori, avvenuti anche in contemporanea, è stato oggetto di numerose analisi e ragionamenti perché tali variabili sono gli ingredienti fondamentali dei modelli comportamentali che si utilizzano per gestire al meglio la liquidità e mitigare il rischio di tasso di interesse. Questo articolo non ha l’ambizione di ripercorrere ed analizzare tutte le novità introdotte dalla BCE (in tal caso suggerisco Nasti & Pasqualone) o dal governo italiano bensì di focalizzare l’attenzione sulla capacità di mitigare gli effetti indesiderati di tali repentivi stravolgimenti sul bilancio bancario tramite un’efficace gestione dei modelli comportamentali.

Dal punto di vista della politica monetaria, le novità più rilevanti sono state il duplice intervento da parte della Banca Centrale Europea di organizzare il terzo programma di rifinanziamento del settore bancario chiamato “Operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine” (TLTRO) e di fornire, fin dal primo lockdown, un sostegno immediato alla liquidità del settore bancario per salvaguardare le condizioni dei mercati monetari tramite la serie di “Operazioni di rifinanziamento a più lungo termine aggiuntive” (LTRO). Entrambe le operazioni hanno apportato un’impressionante volume di liquidità, combinata con il massimo incentivo per far sì che tale disponibilità fosse accessibile nel più breve tempo alle imprese ed alle famiglie richiedenti. Questo processo è avvenuto grazie all’impegno delle banche di supportare il sistema dei pagamenti, che a sua volta avrebbe potuto innescare una crisi di liquidità ed una crisi del credito, e parimenti grazie alle regole stabilite da BCE, all’interno del programma TLTRO, per cui tale  prestito è remunerato al -1% dalla BCE (n.b. la BCE paga la banca per aver prestato denaro) in caso in cui la banca finanzi alle imprese un volume almeno pari a quello avvenuto in un periodo precedente alla crisi.

Dal punto di vista della politica economica e fiscale il governo italiano ha approvato i seguenti principali decreti: il decreto Liquidità (D.L 8 aprile 2020)[1] che sostiene i finanziamenti alle piccole, medie e grandi imprese tramite l’estensione delle garanzie pubbliche (Fondo FCG e SACE) e la sospensione dei tributi e contributi, il Decreto Cura Italia (D.L 17 marzo 2020)[2] ed il Decreto Imprese (o Sostegni bis) che hanno permesso, tra le altre cose, di sospendere il pagamento della quota capitale dei finanziamenti o di estendere l’iniziativa, in piedi dal 2019 a favore di alcuni di dipendenti che hanno ridotto l’orario lavorativo, di sospendere la rata dei mutui (grazie anche al ridimensionamento del Fondo Gasparrini).

Dal punto di vista microeconomico, i ripetuti lockdown totali, o parziali, hanno inevitabilmente cambiato il comportamento dei clienti verso la spesa transazionale ordinaria (es. vestiti, ristoranti e piccole spese per la casa), la straordinaria (acquisto automobili, moto… prime o seconde case) nonché l’atteggiamento verso il risparmio gestito. Questi elementi sono alla base dei modelli comportamentali, come discusso in precedenza su FinRiskAlert, per cui un buon modello dei depositi predice il volume che la banca utilizzerà per finanziare i propri asset (prestiti, investimenti) individuando, quanto più possibile a livello di clienti omogenei, quale sia (in %) la spesa ordinaria, straordinaria e quella dedicata la risparmio. Di solito tale analisi non avviene a livello di singolo correntista, non sarebbe utile e forse poco rappresentativo, ma per cluster (gruppi) di clienti che si comportano nello stesso modo. Ed è quest’analisi di clustering che viene favorita dai cosiddetti modelli di machine learning, utili a semplificare un’enorme mole di dati ed individuare dei pattern (comportamenti analoghi in base ad un coefficiente statistico) che saranno alla base poi dell’analisi statistica. Quest’ultima sarà utilizzata per predirre il volume stabile di depositi che possono finanziare gli asset a lungo termine (es. mutui) o il volume core che è utile a stabilizzare il margine di interesse tramite un investimento a tasso fisso (es. derivati swap).

Date queste premese è utile chiedersi se è possibile continuare ad utilizzare la statistica per individuare quale sia il volume di depositi stabili. O se i modelli di machine learning possano essere di supporto per analizzare e prevedere questo cambio di comportamento. Ad una prima valutazione, direi che questi strumenti sono stati di poco aiuto. Perché l’evento Covid-19 è stato dirompente per i frazionati lockdown (in primis), per la politica monetaria, ultra-accomodante, ed una politica fiscale davvero espansiva. Mentre la capacità della statistica e dei modelli di machine learning sono molto utili in periodi ordinari (On-Going scenario) e quando si hanno a disposizione molti dati, così che in un periodo straordinario la pura analisi economica e l’esperienza di chi-fa-banca è ritornata in auge. Questa combinazione di esperienza e modelli quantiativi ha aiutato a navigare in questo periodo. Ha permesso di comprendere la direzione di tali fenomeni straordinari che stavano (e tuttora stanno) avvenendo e, successivamente, per ri-settare i modelli così da utilizzare tali strumenti al meglio. Vediamo come e perché.

Iniziamo dai depositi bancari, aumentati in modo vertiginoso a seguito dei ripetuti lockdown e degli incentivi dati dalla politica fiscale. I depositi delle imprese, ad esempio, sono cresciuti perché quest’ultime hanno interrotto fin dal primo lockdown gli investimenti in corso, sucessivamente hanno rallentato gli investimenti prospettivi e, contemporaneamente, hanno richiesto e poi ricevuto dalle banche, liquidità immediata per far fronte ai pagamenti. In breve, le imprese hanno richiesto ed avuto liquidità per premunirsi dagli eventi inattesi ma quest’ultima è rimasta sui loro conti correnti. In analogia, i depositi della clientela sono aumenti perché il lockdown ha portato negli individui un cambiamento nel comportamento della spesa ordinaria, la cosiddetta componente transazionale, ed un atteggiamento molto prudente verso l’investmento dei propri risparmi. Quest’ultimo driver dei depositi (la componente del risparmio) si è modificato in modo sostanziale ed è stato guidato da una percezione dei depositanti di un periodo prospettico ad “alta incertezza” sui mercati finanziari che, di fatto, ha inibito ogni forma di investimento sia sul mercato azionario (debolissimo dopo lo shock di marzo 2019) e obbligazionario (con bassi rendimenti dovuti alla politica monetaria). Fatte le proporzioni, tale incertezza è stata più percepita che reale, come poi osservato dalla bassa volatilità sui mercati finanziari – effetto dovuto alle manovre della BCE sopra descritte -) sebbene l’effetto sia stato analogo a quello osservato nelle imprese: gli individui hanno lasciato i propri risparmi sul proprio conto corrente in attesa di tempi migliori e occasioni di rendimento. In conclusione, dal punto di vista della banca il cambiamento di comportamento dei suoi clienti (individui ed imprese) è andato nella stessa direzione.

Osserviamo ora gli effetti delle manovre economiche e fiscali sugli asset della banca ovvero sul volume dei prestiti e dei mutui e quindi sul comportamento di imprese ed individui. A seguito delle manovre si è osservato un aumento delle scadenze degli attivi bancari ed una diminuzione dei prepagamenti dei finanziamenti. Nel caso dei mutui, ad esempio, è stato dovuto dal fatto che non si poteva facilmente accedere alla banca e, in secondo luogo, per l’incentivo dato dalle moratorie. Per quanto riguarda i modelli comportamentali, che si prefiggono di stimare quale sia il tasso di prepagamento medio del portafoglio di mutui e imprese, si conferma ciò si poteva immaginare con l’esperienza (e che i dati non potevano prevedere). Il tasso di prepagamento è inizialmente crollato sotto la media storica, per poi riprendere con vigore nella forma delle surroghe avallate dai tassi più bassi di sempre. Per gestire opportunamente il rischio tasso, anche in questo caso, è stato necessario rivedere rapidamente i modelli comportamentali combinandoli con Expert Opinion.

Riassumendo, e traendo una prima conclusione, le novità del Covid-19 nel settore bancario hanno comportato un aumento repentino del volume delle passività (liability) ed un aumento delle scadenze degli attivi (asset). Quando il mismatch temporale tra gli asset e liability aumenta e la curva dei tassi di interesse è poco pendente (negli ultimi mesi si è osservato anche IRS a 30y vicino allo zero ed Euribor 3m a -55bp) l’eccesso di passività bancaria (i depositi, il TLTRO e LTRO) è allocato presso i mercati finanziari o, infine, presso la BCE a tassi negativi. Ne consegue una perdita continua che intacca il bilancio bancario e, d’altra parte, il massimo incentivo ad individuare nuovi clienti, efficientare i costi ed utilizzare al meglio i modelli comportamentali per la gestione del ALM.

Ecco perché ci domandiamo: come possono i modelli comportamentali mitigare il rischio di rifinanziamento e di tasso di interesse. Con Umberto Crespi, nel libro “A Guide to Behavioural Modelling” (Risk.Net, 2019), abbiamo definito alcuni Principi che possono aiutare chi stima (i dipartimenti di Rischio o Finanza), utilizza (la tesoreria per le coperture dei rischi, la pianificazione per la comprensione della redditività) e fruisce (il business commerciale) i modelli comportamentali al fine di affrontare questi eventi inattesi nel modo più appropriato, ed in funzione degli obiettivi prima descritti: ottimizzazione del bilancio e minimizzazione dei rischi di liquidità e tasso. I Principi più rilevanti sono:

  1. Il modello dovrebbe tenere conto delle attuali condizioni di mercato, ambiente competitivo, fattori macroeconomici e dei loro possibili sviluppi
  2. Il modello deve tenere conto del trade-off tra complessità e qualità dei dati utilizzati
  3. Il modello deve essere stimato in uno scenario di normalità, detto anche On-Going basis, avendo coerenza tra il periodo di calibrazione effettuato e quello di applicazione.

Sulla base di questi tre Principi dobbiamo riconoscere che il periodo che abbiamo vissuto non è di certo On-Going basis, ergo dobbiamo rivedere la calibrazione del modello per tenere conto del condizioni di mercato diverse e del contesto macroeconomico. In secondo luogo, dobbiamo inserire delle Expert Opinion per gestire quel trade-off tra la complessità degli attuali modelli e la scarsità dei dati che abbiamo a disposizione (e.g. i dati significativi sono le settimane che abbiamo vissuto in lockdown). Una volta che l’impostazione economica del modello è stata ri-settata in questo scenario Covid-19 possiamo riutilizzare i nostri modelli comportamentali per i nostri fini.

Come fare? Ecco un’idea di scaletta: i) occorre definire un periodo temporale circoscriscritto al periodo Covid-19 e testare statisticamente se il comportamento dei clienti è stato diverso; (ii) definire dei nuovi cluster di clientela distinguendo, ad esempio, quelli che hanno subito le conseguenze dei lockdown, per cui avendo difficoltà hanno richiesto accesso al credito, da coloro che hanno potuto risparmiare dai consumi e dai mancati investimenti (nella imprese si pensi alla differenza tra il settore merceologico o dei trasporti aerei, fortemente in difficoltà per i lockdown, da quello agroalimentare e farmaceutico al contrario richiesti a dismisura; negli individui si pensi a coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato statale vs quelli a partita IVA); (iii) applicare la statistica e/o i modelli Machine Learning per stimare (in %) la componente stabile e transazionale dei depositi o la % di prepagamento dei mutui. Infine, sarà utile testare se il risultato che abbiamo individuato in un periodo On-Going sia diverso dal periodo Covid-19. Una volta individuata tale nuova componente bisognerà stabile la “spalmatura” dei depositi, ovvero quanti depositi utilizziamo per finanziare i prestiti, e questo si farà tenendo conto della nuova durata degli asset così da minimizzare il rischio di rifinaziamento e stabilizzare il margine di interesse per un periodo più a lungo. Quest’ultima scelta è sicuramente dettata da una Expert Opinion da tenere monitorata nel corso del tempo per evitare di avere un forte disequilibrio tra gli asset finanziati da tali depositi.

In conclusione, ad oggi possiamo dire che entrambi gli obiettivi prefissati dalla politica monetaria e fiscale, in primis evitare una crisi di liquidità nel sistema bancario e sostenere le imprese in difficoltà, sono stati raggiunti. D’altra parte, le novità sono state stravolgenti e la sfida per i prossimi anni sarà quella di compendere se il cambiamento di comportamento della clientela, più attenta alla componente transazionale e meno propensa a quella del risparmio/speculativa, sarà duraturo o se questo periodo sarà considerato come transitorio. Ecco perché i modelli comportamentali ci potranno aiutare, svolgendo il compito di facilitare le scelte che possono generare valore dalla gestione ottima tra gli asset e le liability.


[1] https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2020/04/08/94/sg/pdf

[2] https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/17/20G00034/sg

Il termometro dei mercati finanziari (24 Settembre 2021)
a cura di Emilio Barucci e Daniele Marazzina

Set 25 2021
Il termometro dei mercati finanziari (24 Settembre 2021) a cura di Emilio Barucci e Daniele Marazzina

L’iniziativa di Finriskalert.it “Il termometro dei mercati finanziari” vuole presentare un indicatore settimanale sul grado di turbolenza/tensione dei mercati finanziari, con particolare attenzione all’Italia.

Significato degli indicatori

  • Rendimento borsa italiana: rendimento settimanale dell’indice della borsa italiana FTSEMIB;
  • Volatilità implicita borsa italiana: volatilità implicita calcolata considerando le opzioni at-the-money sul FTSEMIB a 3 mesi;
  • Future borsa italiana: valore del future sul FTSEMIB;
  • CDS principali banche 10Ysub: CDS medio delle obbligazioni subordinate a 10 anni delle principali banche italiane (Unicredit, Intesa San Paolo, MPS, Banco BPM);
  • Tasso di interesse ITA 2Y: tasso di interesse costruito sulla curva dei BTP con scadenza a due anni;
  • Spread ITA 10Y/2Y : differenza del tasso di interesse dei BTP a 10 anni e a 2 anni;
  • Rendimento borsa europea: rendimento settimanale dell’indice delle borse europee Eurostoxx;
  • Volatilità implicita borsa europea: volatilità implicita calcolata sulle opzioni at-the-money sull’indice Eurostoxx a scadenza 3 mesi;
  • Rendimento borsa ITA/Europa: differenza tra il rendimento settimanale della borsa italiana e quello delle borse europee, calcolato sugli indici FTSEMIB e Eurostoxx;
  • Spread ITA/GER: differenza tra i tassi di interesse italiani e tedeschi a 10 anni;
  • Spread EU/GER: differenza media tra i tassi di interesse dei principali paesi europei (Francia, Belgio, Spagna, Italia, Olanda) e quelli tedeschi a 10 anni;
  • Euro/dollaro: tasso di cambio euro/dollaro;
  • Spread US/GER 10Y: spread tra i tassi di interesse degli Stati Uniti e quelli tedeschi con scadenza 10 anni;
  • Prezzo Oro: quotazione dell’oro (in USD)
  • Spread 10Y/2Y Euro Swap Curve: differenza del tasso della curva EURO ZONE IRS 3M a 10Y e 2Y;
  • Euribor 6M: tasso euribor a 6 mesi.

I colori sono assegnati in un’ottica VaR: se il valore riportato è superiore (inferiore) al quantile al 15%, il colore utilizzato è l’arancione. Se il valore riportato è superiore (inferiore) al quantile al 5% il colore utilizzato è il rosso. La banda (verso l’alto o verso il basso) viene selezionata, a seconda dell’indicatore, nella direzione dell’instabilità del mercato. I quantili vengono ricostruiti prendendo la serie storica di un anno di osservazioni: ad esempio, un valore in una casella rossa significa che appartiene al 5% dei valori meno positivi riscontrati nell’ultimo anno. Per le prime tre voci della sezione “Politica Monetaria”, le bande per definire il colore sono simmetriche (valori in positivo e in negativo). I dati riportati provengono dal database Thomson Reuters. Infine, la tendenza mostra la dinamica in atto e viene rappresentata dalle frecce: ↑,↓, ↔  indicano rispettivamente miglioramento, peggioramento, stabilità rispetto alla rilevazione precedente.

Disclaimer: Le informazioni contenute in questa pagina sono esclusivamente a scopo informativo e per uso personale. Le informazioni possono essere modificate da finriskalert.it in qualsiasi momento e senza preavviso. Finriskalert.it non può fornire alcuna garanzia in merito all’affidabilità, completezza, esattezza ed attualità dei dati riportati e, pertanto, non assume alcuna responsabilità per qualsiasi danno legato all’uso, proprio o improprio delle informazioni contenute in questa pagina. I contenuti presenti in questa pagina non devono in alcun modo essere intesi come consigli finanziari, economici, giuridici, fiscali o di altra natura e nessuna decisione d’investimento o qualsiasi altra decisione deve essere presa unicamente sulla base di questi dati.

EIOPA consults on the review of TP evaluation
a cura di Silvia Dell’Acqua

Set 25 2021
EIOPA consults on the review of TP evaluation a cura di Silvia Dell’Acqua

While carrying out the revision process of SII during 2020, EIOPA realized that insurers and supervisors are adopting several divergent practices regarding the Technical Provisions (TP) evaluation, leading to an unlevel playing field. To address this, EIOPA wishes for a revision of the existing guidelines, by introducing clarifications on the implementation of Future Management Actions (FMA), the usage of Expert Judgment (EJ), the expense modelling and allocation, the assumptions underlying the use of Economic Scenarios Generators (ESG) for the evaluation of Time Value of Options and Guarantees (TVOG), the Dynamic Policyholder Behaviour (DPHB) modelling, and the calculation of Expected Profits In Future Premiums (EPIFP).

Last 11 June 2021, the Authority published a consultation paper on the revision of the TP evaluation. Comments under the form of a survey shall be answered by next 12th of November 2021 and the contributions received and a Final Report will be made available at the end of the public consultation period; EIOPA will then submit the guidelines for adoption by its Board of Supervisors. EIOPA has already conducted an initial analysis of costs and benefits the new guidelines would bring and has already analysed different policy options throughout the policy development process, that are presented in the following, with amendments to the existing regulation underlined.

  • FUTURE MANAGEMENT ACTIONS

To put the approver in the position of evaluating the consequences of retaining each FMA and the interaction between them, a complete view of all FMA and all the needed information shall be clearly provided.

Guideline 40a – Comprehensive management plan [new]

The FMA plan, approved by the administrative, management or supervisory body, shall be either in the form of a single document or a set of documents accompanied by an inventory, where all the assumption for the FMA used in the BE (Best Estimate) calculation are reported.

Guideline 40b – Consideration of new business (NB) in setting future management actions [new]

Realistic assumptions on NB and on other related topics (asset allocation, bond reinvestment or profit sharing) shall be considered and shall not be influenced by the application of contract boundaries. This does not require to project future profits linked to the NB, but rather to project investments profits based on the assumption of writing NB, if this was the case, for instance leaving unchanged the durations of assets and liabilities (that would otherwise decrease in a run off portfolio, leading to decreasing returns and to an underestimation of the profit sharing).

  • ASSUMPTIONS and EXPERT JUDGEMENT

EJ is widely used by the undertakings when setting assumptions for valuation purposes and can modify the results in a sensible manner. EIOPA suggests clarifying the framework under the Standard Formula.

Consistent approach under both Standard Formula (SF) and Internal Models (IM)

  • Option1: introduction of a full set of guidelines on EJ for valuation of TP under SF
  • Option2: in a specific guidance, introduction of a reference to the guidelines on EJ for IM
  • Option3: in recitals 1.3 reference to Chapter 4 of the IM guidelines on EJ (current situation)

As the recitals cannot enforce an obligation, EIOPA suggests choosing between Option 1 and 2, that are similar in terms of cost and benefits: undertaking should just slightly amend existing practices, with no material additional costs and supervisor authorities are expected to benefit an easier review of the calculation, with lower administrative costs. EIOPA promotes Option 1 as Option 2 would force the undertakings using SF to refer to guidelines not directly applicable, although ensuring a perfect consistency between SF and IM. All the following guidelines are identical to those established for IM, with an exception for 24a, where “extreme losses conditions” has been replaced with “binary events, …”, a sentence more suitable for a SF context.

Guideline 24a – Materiality in assumptions setting [new]

Undertakings shall set the assumptions and EJ usage considering the materiality of the impact, that should be assessed both in a qualitative and quantitative manner, adopting binary events, extreme events and events not even appeared in historical data. Examples of such events would include environmental issues such as global warming, and legislative or political changes that might impact the sustainability of the business model (either by increasing claim amounts or by reducing the volumes of new business).

Guideline 24b – Governance of assumptions setting [new]

Undertakings shall assure that assumptions and EJ usage are derived and used consistently over time, are fit for their intended use, are approved at level of sufficiently seniority and follow a validated and documented process.

Guideline 24c – Communication and uncertainty in assumptions setting [new]

Undertakings shall establish a formal and documented feedback process between the providers and the users of material EJ and resulting assumptions, avoiding misunderstanding or miscommunication, by making the uncertainty of the assumptions and the associated variation of results crystal clear.

Guideline 24d – Documentation of assumptions setting [new]

The assumptions setting process shall be documented in a transparent manner, including the resulting assumptions and their materiality, the experts involved, the intended use and the period of validity.

Guideline 24e – Validation of assumptions setting [new]

The process for choosing assumptions and using EJ shall be validated. A document should report the validation process, the tool adopted (such as stress testing or sensitivity testing) and the changes of

material assumptions in response to new information, tracking and explaining the main changes as well as deviations of realizations from material assumptions.

  • EXPENSE MODELLING and ALLOCATION

Thanks to its survey carried out in June 2019, EIOPA found several different practices of how investment management expenses are considered in the calculation of TP.

Proportion of investment management expenses to be considered

  • Option1: expenses relating to all assets
  • Option2: expenses relating to investments backing SII TP and SCR

[requires an approximation to be made because of a circular reference to SCR]

  • Option3: expenses relating to investments backing SII TP
  • Option4: expenses relating to investments backing SII BE
  • Option5: expenses relating to investments backing the Local GAAP TP

All the options proposed would lead to a more prudent approaches than the current one (in order of increase in TP) and would impact a different quota share of the market, as reported in the table

OptionLifeNon-LifeCompositeReinsurance
150%50%50%40%
250%40%50%50%
350%30%40%40%
450%30%40%30%
580%90%70%90%

EIOPA promotes Option 2, that appears to be the most in line with article 78 (1) (1) of the SII Directive (all expenses that will be incurred have to be considered) and does not preclude the undertakings to pursue Option 1, considering all assets.

Management of expenses that the fund manager reimburses to the undertaking

  • Option1: reimbursement should be considered as decrease of expenses
  • Option2: reimbursement should be considered as other cash inflow
  • Option3: reimbursement should not be considered

In the same survey, EIOPA observed that 60% of the undertakings stated that reimbursements were not considered or not material. EIOPA is in favour of Option 2, that leads to the same value of TP of Option 1, but with a higher SCR, as expenses are stressed. Option 3 would increase both the TP and SCR.

Guideline 28a – Investment management expenses [new]

Undertakings shall consider administrative and trading expenses related to an amount of investments at least equal to SII TP + SCR. Reimbursements of investment management expenses shall be considered as other incoming cash flows (and other outcoming cashflows in case the reimbursement is shared with the policyholders or other third parties).

Guideline 30 – Apportionment of expenses [amendment]

Undertakings shall allocate and project expenses in a realistic and objective manner, basing their allocation on both long-term business strategies and recent analyses of the operations, by identifying appropriate expense drivers. Regarding long-term business strategies, in case of run-off, the expense assumptions shall be amended accordingly to the process. Overheads can be allocated following the simplifications outlined in Technical Annex I, only in presence of annual new business and claims occurring uniformly during the coverage period.

Guideline 33 – Changes in expenses [amendment]

Undertakings shall ensure that the assumptions regarding the evolution of expenses over time are appropriate and consider the nature of the expenses involved, the projected inflation and the dependency on other cash flows of the contracts.

  • TVOG and ECONOMIC SCENARIO GENERATOR

Stochastic modelling of options and guarantees intends to capture their time value, which is not embedded in a deterministic projection. The profit sharing, that woks under asymmetric basis (profits are shared with the policyholders, while losses are completely absorbed by the undertakings), is indeed very sensitive to the scenario considered and the combined effect of financial guarantees and surrender options can boost the impact.

Guideline 25 – Modelling biometric risk factors [amendment]

To decide whether a stochastic evaluation is needed to model the uncertainty of certain biometric risk factors, undertaking shall consider the duration of the liabilities and assess the error introduced in the results by the model chosen. Specificities of the risk factors shall be considered, and the level of correlation shall be based on historical data and EJ (removed: “as set out in the guidelines on EJ”).

Guideline 53a – Use of stochastic valuation [new]

Undertakings shall make use of stochastic modelling in presence of any kind of profit-sharing mechanism with future benefits depending on the return of the assets and in presence of other financial guarantees (like technical rates), even more so when combined with options (like surrender options), whose dynamic modelling increases the value in extreme scenarios.

Guideline 57a – Market risk factors needed to deliver appropriate results [new]

Undertakings shall ensure that their modelling adequately reflects the volatility of their assets, by considering all the relevant sources of volatility, including spread risk and default risk and negative interest rates.

  • DYNAMIC POLICYHOLDER BEHAVIOUR

The most modelled DPHB relates to surrender options, particularly relevant in stochastic scenarios, where dynamic lapses are path dependent. Undertakings shall properly consider the interaction between the relevant FMA and the DPHB: surrender levels can be linked to the comparison between contract return, directly influenced by the FMA, and a return offered by the market.

Guideline 37a – Dynamic policyholder behaviour [new]

The assumptions on the exercise rate shall be based on both statistical evidence (when representative of future conduct) and a sound EJ (if needed). Lack of data in extreme scenario shall not prevent from assuming the option to be exercised.

Guideline 37b – Bidirectional assumptions [new]

The dependency on the trigger event and the exercise rate of the option is bidirectional: both increases and decreases shall be considered.

Guideline 37c – Option to pay additional or different premiums [new]

All relevant contractual options shall be projected, including the option to pay additional premiums (top ups) or to vary their amount.

  • EXPECTED PROFITS IN FUTURE PREMIUMS

EPIFP are determined as the positive difference between the official calculation of TP without RM (Risk Margin) and a calculation of TP without RM under the assumption that future premiums (and related benefits) expected to emerge from existing contracts will not occur. EIOPA believes that the current set of guidelines fails to provide a clear regulatory framework and that the new one would ease the supervision and would require the undertakings to modify their assumptions and methodologies only slightly.

Detailed guidance on the calculation of EPIFP

  • Option1: clarification on the assumptions to be used for the calculation
  • Option2: no further clarification

Guideline 77 – Assumptions used to calculate EPIFP [amendment]

When calculating the EPIFP all the assumptions (mortality, lapse, expenses, time horizon, DPHB, FMA, …) shall remain unchanged, but the expectation to receive future premiums, that must be nullified. Still, the policies should be treated as they continued to be in force (rather than being considered as surrendered) and the calculation should not include penalties, reductions, or any other type of adjustment to the theoretical actuarial valuation. Even if all assumptions on expenses should remain constant, the level of some expenses (such as acquisition or investment management) could be indirectly affected. Some acquisition expenses can be excluded, but all the fixed costs, such as salaries, shall remain unchanged; variable expenses will be only indirectly influenced by lower invested reserves resulting from no future premiums. The actuarial function should always validate EPIFP calculation.

Guideline 78 – Alternative approach to calculate EPIFP [new]

An alternative calculation, validated by the Actuarial Function, can be adopted if the one reported in Guideline 77 is too complex.

Reference:

“Consultation paper on the revision of the guidelines on valuation of technical provision”, EIOPA-BoS-21/302, 11/06/2021