Evento Fintech

Mar 08 2019

Il tempo del FINTECH è adesso : la  Digital Transformation ha rivoluzionando in modo radicale tutti i livelli degli attuali modelli di business nel settore finanziario; per poter rispondere in modo proattivo alla  Fintech Revolution , il  MIP Politecnico di Milano ha sviluppato il nuovo  Master internazionale in FINTECH – Finance and Digital Innovation .

In occasione del lancio del nuovo master, siamo lieti di invitarvi alla Roundtable che si terrà giovedì 14 marzo alle ore 18.00presso il Campus MIP.

Durante l’evento, il Direttore del Master,Prof. Emilio Barucci, le aziende sponsor e un Head Hunter di Aegis Human Consulting Group, presenteranno le nuove frontiere del Fintech e le opportunità di carriera, le opportunità e lesfide per giovani professionisti e per le imprese di questo settore.

Agenda

•          18.00: Roundtable

Modera Prof. Emilio Barucci, Direttore Master FINTECH con la partecipazione di Andrea Marchesini, Partner & Director, Aegis UK

–       Roberto Villa, Manager of Research ecosystem, IBM Italy

–       Savino Damico, Head of Fintech Ecosystem Management and Monitoring Innovation Dept., Intesa Sanpaolo

–       Paolo Gianturco, Head of Fintech&FS Tech-EMEA Blockchain Lab co-leader, Deloitte

–       Vittorio Giusti, Chief Operating Officer, Aviva Italia

–       Andrea Prampolini, Head of Financial markets technology, Banca IMI

–       Marco Scappa, Head of Fabrick Corporate Fintech, Fabrick S.p.A

•          19.15: Q&A

•          20.00: Aperitivo

La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione. Al termine dell’evento è previsto un aperitivo di networking.

Basel Committee discusses policy and supervisory initiatives and approves implementation reports

Mar 02 2019

The Basel Committee on Banking Supervision met in Basel on 27-28 February to discuss a range of policy and supervisory issues, and to take stock of its members’ implementation of post-crisis reforms.

The Committee also discussed its work programme for evaluating the impact of its post-crisis reforms. The programme includes planned evaluations related to cross-cutting policy issues, the countercyclical capital buffer framework and the global systemically important banks framework. Committee members also discussed issues related to sovereign risk.

The next meeting of the Basel Committee is tentatively scheduled for 19-20 June 2019.

https://www.bis.org/press/p190228.htm

MiFID II: ESMA makes available the results of the annual transparency calculations for equity and equity-like instruments

Mar 02 2019

The European Securities and Markets Authority (ESMA) has today made available the results of the annual transparency calculations for equity and equity-like instruments.

The transparency requirements based on the results of the annual transparency calculations published from 1 March for equity and equity-like instruments will apply from 1 April 2019 until 31 March 2020. From 1 April 2020, the next annual transparency calculations for equity and equity-like instruments to be published by 1 March 2020, will become applicable.

https://www.esma.europa.eu/press-news/esma-news/mifid-ii-esma-makes-available-results-annual-transparency-calculations-equity

Tenere i soldi in banca
di Emilio Barucci

Mar 02 2019
Tenere i soldi in banca  di Emilio Barucci

L’indagine di Banca d’Italia sul costo dei conti correnti del 2018 (dati del 2017) offre alcuni dati interessanti:

  • In media, la spesa per la gestione di un conto corrente bancario nel 2017 è stata pari a 79,4 euro, con un incremento di 1,8 euro rispetto al 2016 (il secondo anno di incremento). Il minimo è stato toccato nel 2015 (76 euro) rispetto al massimo pari a 91 euro raggiunto nel 2010.
  • Le spese fisse rappresentano i 2/3 del totale, in particolare il canone base è aumentato di tre euro (pesa per 31 euro) mentre le spese variabili sono rimaste perlopiù invariate. Le voci variabili di spesa più rilevanti sono quelle relative alla carta di credito e ai prelievi al bancomat. 
  • Banca d’Italia individua sei profili di clienti: giovani, famiglie con bassa/media/alta operatività, pensionati con bassa/media operatività. Il costo per queste tipologie di conto corrente dipende dal numero e dalla tipologia di operazioni ipotizzate per ciascun profilo. La spesa è elevata nel caso di famiglie a media o alta operatività e pensionati a bassa operatività.
  • I costi fissi pesano in misura significativa, la differenza tra i diversi profili è data dalla componente variabile che è legata alle operazioni effettuate dal cliente tipo. L’eccezione è rappresentata dal profilo giovani con  spese fisse che sono pari alla metà dei conti standard.
  • Occhio ai contratti a consumo (conti per specifiche esigenze) che in media risultano essere molto onerosi.
  • La spesa per il conto corrente dipende dalla tipologia di banca: le prime cinque banche hanno un costo medio pari a 76,6 euro per anno, le banche di credito cooperativo 80,7, le altre banche 83,8. Le banche di grandi dimensioni sono dunque più convenienti.
  • Non c’è una grande differenza nella spesa per il conto corrente a seconda della localizzazione geografica nel paese.    
  • Occhio a quando è stato aperto il conto: quelli aperti oltre dieci anni fa costano in media 96 euro, quelli che sono stati aperti da appena un anno arrivano a 54 euro. Quindi, il suggerimento è di guardarsi attorno e di cambiare banca.
  • I conto on-line sono molto più convenienti, appena 15 euro in media con un rincaro molto limitato negli ultimi anni.
  • Anche i conti correnti postali costano di meno, in media 50 euro anche se sono aumentati nell’ultimo anno in linea con quanto è successo per i conti correnti bancari.

Il termometro dei mercati finanziari (1 marzo 2019)
a cura di Emilio Barucci e Daniele Marazzina

Mar 02 2019
Il termometro dei mercati finanziari (1 marzo 2019)  a cura di Emilio Barucci e Daniele Marazzina

L’iniziativa di Finriskalert.it “Il termometro dei mercati finanziari” vuole presentare un indicatore settimanale sul grado di turbolenza/tensione dei mercati finanziari, con particolare attenzione all’Italia.

Significato degli indicatori

  • Rendimento borsa italiana: rendimento settimanale dell’indice della borsa italiana FTSEMIB;
  • Volatilità implicita borsa italiana: volatilità implicita calcolata considerando le opzioni at-the-money sul FTSEMIB a 3 mesi;
  • Future borsa italiana: valore del future sul FTSEMIB;
  • CDS principali banche 10Ysub: CDS medio delle obbligazioni subordinate a 10 anni delle principali banche italiane (Unicredit, Intesa San Paolo, MPS, Banco BPM);
  • Tasso di interesse ITA 2Y: tasso di interesse costruito sulla curva dei BTP con scadenza a due anni;
  • Spread ITA 10Y/2Y : differenza del tasso di interesse dei BTP a 10 anni e a 2 anni;
  • Rendimento borsa europea: rendimento settimanale dell’indice delle borse europee Eurostoxx;
  • Volatilità implicita borsa europea: volatilità implicita calcolata sulle opzioni at-the-money sull’indice Eurostoxx a scadenza 3 mesi;
  • Rendimento borsa ITA/Europa: differenza tra il rendimento settimanale della borsa italiana e quello delle borse europee, calcolato sugli indici FTSEMIB e Eurostoxx;
  • Spread ITA/GER: differenza tra i tassi di interesse italiani e tedeschi a 10 anni;
  • Spread EU/GER: differenza media tra i tassi di interesse dei principali paesi europei (Francia, Belgio, Spagna, Italia, Olanda) e quelli tedeschi a 10 anni;
  • Euro/dollaro: tasso di cambio euro/dollaro;
  • Spread US/GER 10Y: spread tra i tassi di interesse degli Stati Uniti e quelli tedeschi con scadenza 10 anni;
  • Prezzo Oro: quotazione dell’oro (in USD)
  • Spread 10Y/2Y Euro Swap Curve: differenza del tasso della curva EURO ZONE IRS 3M a 10Y e 2Y;
  • Euribor 6M: tasso euribor a 6 mesi.

I colori sono assegnati in un’ottica VaR: se il valore riportato è superiore (inferiore) al quantile al 15%, il colore utilizzato è l’arancione. Se il valore riportato è superiore (inferiore) al quantile al 5% il colore utilizzato è il rosso. La banda (verso l’alto o verso il basso) viene selezionata, a seconda dell’indicatore, nella direzione dell’instabilità del mercato. I quantili vengono ricostruiti prendendo la serie storica di un anno di osservazioni: ad esempio, un valore in una casella rossa significa che appartiene al 5% dei valori meno positivi riscontrati nell’ultimo anno. Per le prime tre voci della sezione “Politica Monetaria”, le bande per definire il colore sono simmetriche (valori in positivo e in negativo). I dati riportati provengono dal database Thomson Reuters. Infine, la tendenza mostra la dinamica in atto e viene rappresentata dalle frecce: ↑,↓, ↔  indicano rispettivamente miglioramento, peggioramento, stabilità rispetto alla rilevazione precedente.

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RDB update 01.2019
di Silvia Dell’Acqua

Feb 25 2019
RDB update 01.2019  di Silvia Dell’Acqua

EIOPA has recently published the risk dashboard (RDB) update at January 2019.

The RDB is published on a quarterly basis, showing the level of risk for 8 (=7+1) risk categories. The latest outcome is:

Some comments

1.Macro risks [medium, stable]

This is an overarching category affecting the whole economy, which considers economic growth, monetary policies, consumer price indices and fiscal balances.

The economic environment remains fragile because of the negative forecast on the GDP growth, which has been revised downwards across major economic areas (Euro Area, Switzerland, US and BRICS) and the potential reduction of the accommodative stance of monetary policy. On the other hand, the swap rates keep on being low and the indicator on 10y swap rates even decreases from the previous quarter (1.30%, -0.13%), due to slight declines in swap rates for all the currencies considered (EUR, GBP, CHF, USD). The unemployment rate remains quite stable from the previous quarter (6.0%, -0.1%), meaning that the labour market recovery is potentially starting to slow down. The inflation (CPI) remains broadly unchanged from the previous quarter (1.92%, -0.06%).

2.Credit risks [medium, stable]

This category measures the vulnerability to the credit risk by looking at the relevant credit asset classes exposures combined with the associated metrics (e.g. government securities and credit spread on sovereigns). Compared to the previous assessment, the exposures of the Insurers in different asset classes remain quite stable and around

  • 30% in European sovereign bonds, whose CDS spreads has slightly decreased
  • 12.5% in non-financial corporate bonds, whose spreads have increased
  • 8% in unsecured financial corporate bonds, whose spreads has considerably increased
  • 3% in secured financial corporate bonds, whose spreads has substantially increased, even turning positive for the first time since 2017Q1
  • 0.7% in loans and mortgages

3.Market risks [medium, stable]

This vulnerability of the insurance sector to adverse developments is evaluated based on the investment exposures, while the current level of riskiness is evaluated based on the volatility of the yields together with the difference between the investment returns and the guaranteed interest rates. The market risks remain stable, reflecting the stability of the portfolios’ allocations of insurers, where the volatility of the bonds, largest asset class (60% of exposure) and property (2.5% exposure), remain stable, while the volatility of the equity markets (7%) continues to increase.

4.Liquidity and funding risk [medium, stable]

The vulnerability to liquidity shocked is monitored measuring the lapse rate, the holding in cash and the issuance of catastrophe bonds (low volumes or high spreads correspond to a reduction in the demand which could forma a risk). The liquid assets ratio has registered a small decrease since the previous quarter, while issued bond volumes and the average ratio of coupons to maturity also reduced. Lapse rates in life business remained overall unchanged across the whole distribution since 2016; median lapse rates are still around 3%.

5.Profitability and solvency [medium, stable]

The solvency level is measured via SCR and quality of OF, while the profitability via return on investments / combined ratio for the life / non-life sectors. The SCR ratios for non-life solo companies have recorded a modest improvement since the last quarter (median value 209%, +2.5%). he median SCR ratio for life companies has decreased (183%, -4%), whereas the overall distribution has shifted upwards.

6.Interlinkages and imbalances [medium, increasing]

Interlinkages are assessed between primary insurers and reinsurers, insurance and banking sector and among the derivative holdings. The exposure towards domestic sovereign debt is considered as well. Interlinkages and imbalances risks has increased, but remaining at medium level in Q3 2018. Exposures to banks and other financial institutions has remained broadly stable, while exposures to insurers has increased due to corporate actions and M&A activity by some insurance groups.

7.Insurance (underwriting) risk [low, increasing]

Indicators for insurance risks are gross written premia, claims and losses due to natural catastrophes. The increase of the risk in this category is driven by increase in the premium growth of both life and non-life insurance together with an increase in the catastrophe loss ratio. For some line of business, some concerns are raised by both under pricing and under reserving, driven by competition.

8.Market perception [medium, stable]

The market perception remains constant at medium level. The quantities assessed are relative stock market performances (insurance stock outperformed the Stoxx 600: +1.5% life, +4% non-life), price to earnings ratio (decreased from the previous released: average from 13.1% to 11.6%), CDS spreads (median value increased from 61 to 68) and external rating outlooks (improved, with a portion of insurers with credit quality step =3 moving to 2).

Safe assets: made, not just born

Feb 23 2019

This working paper reassures managers of US dollar reserves at central banks that they need not worry about a shortage of safe assets. This runs counter to the argument that a shortage of safe assets is key to understanding international finance. In that thesis, emerging market economies (EMEs) need to accumulate such assets in line with their own growth. But if advanced economy governments were to issue debt on a scale likely to meet this demand, they risk becoming over-indebted and losing their creditworthiness. Such a hypothetical shortage of safe assets could make managing foreign exchange reserves very difficult. After all, official reserve managers focus on safe assets. 

https://www.bis.org/publ/work769.htm