Le ragioni per l’emissione dell’euro digitale
a cura di E. Barucci

Dic 04 2023
Le ragioni per l’emissione dell’euro digitalea cura di E. Barucci

Articolo uscito anche per il sito www.huffingtonpost.it

Nel suo primo intervento pubblico, il neo Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta ha subito mostrato che ‘‘dirà pane al pane e vino al vino’’. L’occasione si è presentata questa settimana: una conferenza a Francoforte sull’euro digitale. Un appuntamento per gli addetti ai lavori, eredità del suo precedente ruolo all’interno del comitato esecutivo della BCE, dove ha appunto seguito le fasi preliminari che hanno portato la banca centrale a decidere di andare avanti nella fase preparatoria per l’emissione dell’euro digitale.

Già il titolo prometteva che non le avrebbe mandate a dire: ‘‘il costo di non mettere l’euro digitale’’. Leggendo l’intervento, scopriamo che il Governatore fa i nomi e i cognomi dei ‘‘cattivi’’, di coloro che l’euro digitale è chiamato a contrastare: Apple, X, Amazon, Tencent, Paypal, i giganti tecnologici che, pur non essendo banche, stanno assumendo un ruolo sempre maggiore nel mondo dei sistemi dei pagamenti al dettaglio. Una prospettiva che Panetta vede come una minaccia formidabile per il ruolo delle banche centrali e per la stabilità finanziaria.

Il discorso mette le cose in chiaro: l’euro digitale è il campo di gioco su cui si svolgerà la partita della sopravvivenza delle banche centrali e della moneta come espressione di un’autorità statale. Qualcuno potrebbe sostenere che le banche centrali siano una istituzione destinata a scomparire, un accidente della storia, ma se condividiamo questa opinione dobbiamo anche prepararci a scenari che, secondo il Governatore, potrebbero non essere rose e fiori. Per questo motivo la BCE deve emettere l’euro digitale.

L’euro digitale è un tema che divide tra chi lo vede come un destino ineluttabile, con proprietà quasi taumaturgiche, e si lamenta dell’eccessiva cautela della BCE, e chi non ne vede l’esigenza. Una polarizzazione che in alcuni paesi ha assunto connotati politici come negli Stati Uniti dove gli esponenti del partito repubblicano osteggiano il dollaro digitale, sostenendo che il sistema dei pagamenti è in mano perlopiù ai privati e non c’è l’esigenza di averne uno basato su una moneta di banca centrale, e gli esponenti del partito democratico che invece si sono mostrati molto più possibilisti. Il candidato alla Casa Bianca Ron De Santis è giunto ad approvare una legge contro l’uso di un futuribile dollaro digitale in Florida e ha promesso che con lui Presidente il dollaro digitale non troverebbe spazio.   

L’intervento del Governatore è una rivendicazione della centralità della moneta di banca centrale e della necessità che questa interpreti i nuovi tempi emettendo una moneta digitale, verbatim: ‘‘Inoltre, non è chiaro per quale motivo le banche centrali, con l’obbligo di adempiere il proprio mandato, debbano rimanere inattive di fronte alla digitalizzazione. I cambiamenti che riguardano la moneta e i pagamenti sono al centro dei compiti delle banche centrali. Nel panorama tecnologico odierno esse non possono limitarsi a fornire soltanto moneta cartacea. Hanno la responsabilità di soddisfare le esigenze dei cittadini, che preferiscono sempre di più i pagamenti digitali al contante fisico.’’

Affermazioni su cui non si può che convenire: di fronte a tutti coloro che osteggiano una moneta di banca centrale digitale temendo un’invasione del pubblico nell’ambito del sistema finanziario privato, la banca centrale, che ha da sempre emesso moneta avente corso legale e ha come obiettivo quello di garantire la sua stabilità assieme a quella del sistema finanziario, può decidere di rimanere inerme circa il fatto che l’unica moneta che è una sua passività e quindi pienamente supportata, possa perdere di centralità grazie alla crescita dei pagamenti digitali?

Coloro che osteggiano l’euro digitale (e più in generale una moneta di banca centrale digitale) muovono da un dato incontrovertibile: i pagamenti digitali al dettaglio sono in mano ai privati da sempre, se io voglio utilizzare i miei euro per fare un pagamento digitale debbo depositarli in banca e poi posso fare un trasferimento bancario oppure usare una carta di credito. Il meccanismo funziona abbastanza bene. La banca centrale non ha più il pieno controllo della quantità di moneta, la moneta commerciale, quella che consiste nei depositi bancari, oramai è un multiplo molto significativo del contante utilizzato (6-7 volte in Italia). Questo significa che larga parte della moneta utilizzata per fare i pagamenti non è una passività diretta della banca centrale ma di un soggetto privato (intermediario) e in quanto tale non è ‘‘sicura’’ come è successo quando hanno impedito i prelievi al bancomat al culmine della crisi greca.

Le banche centrali e le banche commerciali hanno dimostrato di saper convivere: nonostante la crescita della moneta commerciale, la banca centrale ha gli strumenti sia per garantire la stabilità dei prezzi che del sistema finanziario. Compiti che rappresentano il suo mandato, quindi la sua ragione di esistere.

Le cose stanno però cambiando rapidamente e a farne le spese potrebbero essere i cittadini, le banche e la banca centrale. Le grandi piattaforme di gestione dei pagamenti al dettaglio e, soprattutto, le piattaforme tecnologiche e i social network stanno entrando nel settore dei pagamenti sfruttando tutta una serie di prerogative (enormi banche dati di soggetti profilati, tecnologia proprietaria, dimensione sovranazionale, assenza di regolazione, sovvenzioni incrociati tra servizi). Uno scenario che potrebbe comportare costi più alti per il cittadino, nocumento sul fronte della privacy, nascita di monete sovranazionali che minano la trasmissione della politica monetaria, erosione del ruolo delle banche.

Uno scenario completamente diverso da quello che consociamo oggi in cui potrebbe essere molto difficile prevedere uno sviluppo ordinato del sistema finanziario. Per cogliere il punto: non andremmo verso un sistema con moneta privata di stampo libertario, come auspicavano i fautori di Bitcoin, il rischio è piuttosto di cadere nelle mani di un insieme ristretto di società che niente hanno a che vedere con l’interesse pubblico.

La sfida è come disegnare l’euro digitale rendendo un servizio al cittadino e rendendo le banche partecipi del processo. L’euro digitale dovrà essere adottato senza disturbare in modo eccessivo l’attuale sistema dei pagamenti digitali al dettaglio che ha natura privata. Questo è il vero problema e non è per niente un’impresa semplice. L’intervento di Panetta ha reso in qualche modo esplicito chi dovrà fare le spese di questa avanzata del pubblico nel sistema dei pagamenti: le grandi piattaforme tecnologiche. Prepariamoci, sarà una battaglia lunga e complessa, speriamo solo che il cittadino abbia da guadagnarci.

How to broaden access to private markets for greater inclusion

Nov 25 2023

The opportunity to invest in a broad and diverse set of financial products is a fundamental building block for financial inclusion – it can serve as a catalyst for wealth creation, diversification and financial gains, while simultaneously empowering investors to participate in economic activity and demonstrate their financial acumen. Retail investors today, however, do not have exposure to the full spectrum of investment opportunities with “alternative” asset classes or “private market” opportunities being under-represented in portfolios relative to the portfolios of institutional investors…

https://www.weforum.org/agenda/2023/11/how-to-broaden-access-to-private-markets-for-greater-inclusion/

Microsoft pronta al sorpasso su Apple? Vicina ai 3mila miliardi di valore, 29 volte gli utili attesi per il 2024

Nov 25 2023

Microsoft è in rialzo del 57% da inizio anno. Una singola azione vale 377 dollari. Per la società di Redmond si tratta della valutazione più alta di sempre, che equivale a una capitalizzazione di mercato di 2.800 miliardi di dollari, non distante da quella di Apple (2.905 miliardi) che è in questa momento la regina del mercato azionario. Tra gli analisti, in molti ipotizzano che nei prossimi mesi Microsoft possa effettuare lo storico sorpasso, grazie all’apporto dell’intelligenza artificiale…

https://www.ilsole24ore.com/art/microsoft-pronta-sorpasso-apple-vicina-3mila-miliardi-valore-29-volte-utili-attesi-il-2024-AFUQbHlB

FSB Plenary meets in Basel

Nov 25 2023

The Financial Stability Board (FSB) Plenary met on 13th and 14th November 2023 in Basel. Members discussed the outlook for global financial stability, including issues of particular relevance to emerging market and developing economies (EMDEs). Members also agreed the FSB’s work programme for 2024. The Plenary discussed the outlook for financial stability. While the banking system as a whole remains resilient, the Plenary discussed pockets of remaining banking-sector vulnerabilities, property markets and operational resilience…

https://www.fsb.org/2023/11/fsb-plenary-meets-in-basel-3/

Banca d’Italia: Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 2 – 2023

Nov 25 2023

L’economia globale sta rallentando e le prospettive di crescita sono condizionate dalle forti tensioni geopolitiche e dalla decelerazione dell’attività economica in Cina. L’inflazione nei paesi avanzati è in calo ma ancora superiore agli obiettivi della politica monetaria, che permane restrittiva. I timori di una restrizione monetaria più protratta del previsto hanno determinato dalla scorsa estate un peggioramento delle condizioni dei mercati finanziari internazionali, in gran parte riassorbito nelle ultime settimane…

https://www.bancaditalia.it/media/notizia/rapporto-sulla-stabilit-finanziaria-n-2-2023/

Il termometro dei mercati finanziari (24 Novembre 2023)
a cura di E. Barucci e D. Marazzina

Nov 25 2023
Il termometro dei mercati finanziari (24 Novembre 2023)a cura di E. Barucci e D. Marazzina

L’iniziativa di Finriskalert.it “Il termometro dei mercati finanziari” vuole presentare un indicatore settimanale sul grado di turbolenza/tensione dei mercati finanziari, con particolare attenzione all’Italia.

  • Rendimento borsa italiana: rendimento settimanale dell’indice della borsa italiana FTSEMIB;
  • Volatilità implicita borsa italiana: volatilità implicita calcolata considerando le opzioni at-the-money sul FTSEMIB a 3 mesi;
  • Future borsa italiana: valore del future sul FTSEMIB;
  • CDS principali banche 10Ysub: CDS medio delle obbligazioni subordinate a 10 anni delle principali banche italiane (Unicredit, Intesa San Paolo, MPS, Banco BPM);
  • Tasso di interesse ITA 2Y: tasso di interesse costruito sulla curva dei BTP con scadenza a due anni;
  • Spread ITA 10Y/2Y : differenza del tasso di interesse dei BTP a 10 anni e a 2 anni;
  • Rendimento borsa europea: rendimento settimanale dell’indice delle borse europee Eurostoxx;
  • Volatilità implicita borsa europea: volatilità implicita calcolata sulle opzioni at-the-money sull’indice Eurostoxx a scadenza 3 mesi;
  • Rendimento borsa ITA/Europa: differenza tra il rendimento settimanale della borsa italiana e quello delle borse europee, calcolato sugli indici FTSEMIB e Eurostoxx;
  • Spread ITA/GER: differenza tra i tassi di interesse italiani e tedeschi a 10 anni;
  • Spread EU/GER: differenza media tra i tassi di interesse dei principali paesi europei (Francia, Belgio, Spagna, Italia, Olanda) e quelli tedeschi a 10 anni;
  • Euro/dollaro: tasso di cambio euro/dollaro;
  • Spread US/GER 10Y: spread tra i tassi di interesse degli Stati Uniti e quelli tedeschi con scadenza 10 anni;
  • Prezzo Oro: quotazione dell’oro (in USD)
  • Euribor 6M: tasso euribor a 6 mesi.
  • Spread 10Y/2Y Euro Swap Curve: differenza del tasso della curva EURO ZONE IRS 3M a 10Y e 2Y;

I colori sono assegnati in un’ottica VaR: se il valore riportato è superiore (inferiore) al quantile al 15%, il colore utilizzato è l’arancione. Se il valore riportato è superiore (inferiore) al quantile al 5% il colore utilizzato è il rosso. La banda (verso l’alto o verso il basso) viene selezionata, a seconda dell’indicatore, nella direzione dell’instabilità del mercato. I quantili vengono ricostruiti prendendo la serie storica di un anno di osservazioni: ad esempio, un valore in una casella rossa significa che appartiene al 5% dei valori meno positivi riscontrati nell’ultimo anno. Per le prime tre voci della sezione “Politica Monetaria”, le bande per definire il colore sono simmetriche (valori in positivo e in negativo). I dati riportati provengono dal database Thomson Reuters. Infine, la tendenza mostra la dinamica in atto e viene rappresentata dalle frecce: ↑,↓, ↔  indicano rispettivamente miglioramento, peggioramento, stabilità rispetto alla rilevazione precedente.

Prima Ftx, poi Binance: gli exchange crollano. E per Bitcoin e le altre cripto è un’ottima notizia
a cura di Daniele Marazzina per Huffington Post

Nov 25 2023
Prima Ftx, poi Binance: gli exchange crollano. E per Bitcoin e le altre cripto è un’ottima notizia a cura di Daniele Marazzina per Huffington Post

Le cadute di Bankman-Fried e CZ segnalano che finalmente si sta facendo pulizia nel far west regolamentare. Non è un caso che contemporaneamente le cripto vanno bene

E’ di poche ore fa la notizia che Changpeng Zhao (noto all’ambiente delle criptovalute come CZ) si è dimesso dal ruolo di Amministratore Delegato di Binance, uno dei principali exchange di criptovalute. Queste dimissioni sono parte di un accordo fra l’exchange e la giustizia statunitense, dopo che l’AD stesso ha ammesso che Binance ha effettuato operazioni irregolari, riconducibili al reato di riciclaggio di denaro. Binance pagherà inoltre una multa di oltre 4 miliardi di dollari.

Quanto avvenuto, segue il caso di Sam Bankman-Fried, fondatore e Ceo di FTX, altro exchange, dichiarato colpevole di frode, cospirazione e riciclaggio dalla giuria del tribunale di New York a inizio novembre.

Ma come hanno reagito a queste notizie le criptovalute? Se analizziamo il valore di mercato in dollari statunitensi del Bitcoin, vediamo che negli ultimi 30 giorni è aumentato del 7%, mentre il valore di un Ether è aumentato addirittura del doppio, superando il 14%. Addirittura BNB, nota anche come Binance Coin, un token creato da Binance, la stessa società che è stata colpita dallo scandalo, ha solo perso il 4% del suo valore negli ultimi 7 giorni, molto poco se pensiamo allo scandalo che ha colpito Binance e il suo co-fondatore e ormai ex-AD CZ.

No, non è l’inverno delle criptovalute! E’ vero che Bitcoin è ancora lontano dal suo massimo, da quegli oltre 60 000 dollari toccati nell’ottobre 2021 (oggi ne vale poco meno di 38 000), ma nell’ultimo anno il suo valore è quasi raddoppiato. E lo seguono tutte le più importanti criptovalute.

Si spera sia invece l’inverno degli exchange: queste piattaforme sono il portale di ingresso del mondo cripto, necessarie per scambiare moneta fiat, come l’euro, con criptovalute. Ma per molti utilizzatori, per lo meno per quelli che non hanno competenze informatiche per crearsi e gestire un proprio wallet, sono anche lo strumento per restare nel mondo delle criptovalute, rendendo gli exchange anche i “custodi” delle proprie cripto. Ma la storia ci insegne che il mondo degli exchange è un “far west”: un mondo non regolamentato, dove gli exchange hanno spesso sede in paradisi fiscali, o in stati dove la giurisdizione non è certamente a favore del consumatore. Da quando il “fenomeno Bitcoin” è esploso nel 2017, e le criptovalute sono entrate nei radar della popolazione “non addetta ai lavori”, è infatti piena la cronaca di storie di frodi fatte dai fondatori degli exchange ai danni dei propri clienti, o di furti di criptovalute perpetrati da hacker a spese degli exchange.

Quanto successo con Binance e con FTX può essere l’inizio di un terremoto, dovuto non solo al comportamento illegale di chi amministra gli exchange, ma anche alla volontà, finalmente, di dare una “stretta” normativa a queste piattaforme, combattendo i comportamenti fraudolenti e le bad practice che hanno riempito il mondo delle criptovalute. La speranza è che a questo inverno degli exchange possa seguire una primavera dove finalmente avremo delle piattaforme regolamentati, che possano essere un ponte di ingresso al mondo criptovalute più sicuro per l’investitore. Mondo delle criptovalute che, ricordiamo, è comunque un mondo molto rischioso, data la elevatissima volatilità del valore del Bitcoin e dei suoi fratelli. Ma almeno si spera potrà diminuire il rischio frodi.

ESAs publish amended technical standards on the mapping of External Credit Assessment Institutions

Nov 19 2023

The Joint Committee of the three European Supervisory Authorities (EBA, EIOPA and ESMA – the ESAs) today published two amended Implementing Technical Standards (ITS) on the mapping of credit assessments of External Credit Assessment Institutions (ECAIs), in accordance with the Capital Requirements Regulation (CRR) and the Solvency II Directive (Solvency II). The amendments reflect the outcome of a monitoring exercise on the adequacy of existing mappings, and the deregistration of three credit rating agencies (CRAs)…

https://www.esma.europa.eu/press-news/esma-news/esas-publish-amended-technical-standards-mapping-external-credit-assessment

How to increase Europe’s competitiveness in the new global economy

Nov 19 2023

The achievements and benefits of the European Union are too easily forgotten in the public debate. It is here that you find the highest incomes per capita, lowest levels of poverty and corruption, and the countries where trust in government is the highest. It’s the world’s second largest economy, but this does not come at the expense of cultural or linguistic autonomy at the national level…

https://www.weforum.org/agenda/2023/11/how-to-increase-europe-s-competitiveness-in-the-new-global-economy/